«Nessuna inchiesta su di me». Crosetto querela “Il Giornale”: «Solo fango, chi sono i mandanti?»
Di quell’incontro che ieri il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha avuto col Procuratore di Roma – pubblico, trasparente e chiaro nei contenuti, i chiarimenti sulle frasi pronunciate da alcune magistrati contro il governo – tutti i giornali hanno dato la notizia in termini “politici”, con commenti più o meno positivi sul senso di quell’iniziativa tesa a rasserenare i rapporti con la magistratura. Tutti, tranne uno, “Il Giornale“, che oggi ha titolato a tutta pagina, in prima, “Inchiesta su Crosetto“, come se il ministro fosse indagato o se il faccia a faccia di ieri fosse un interrogaorio, ipotesi peraltro smentita dal sommario dello stesso titolo: “Ma, al momento, il titolare della Difesa non sarebbe indagato…“, così come nelle pagine interne. E allora? Perché giocare sull’equivoco? Crosetto ha una sua idea, e ne ha tratto le conseguenze, annunciando querela al Giornale diretto da Alessandro Sallusti.
Crosetto querela per l’inchiesta annunciata dal “Giornale”
“Ieri ho avuto un incontro con il Procuratore Capo di Roma. Un incontro cordiale ed istituzionale nel quale abbiamo parlato del tema da me sollevato nell’intervista al Corriere della Sera. Oggi quasi tutti i quotidiani danno dell’incontro una rappresentazione corretta. Il Giornale invece inventa di sana pianta un titolo gravemente diffamatorio, totalmente falso costruito evidentemente con il solo intento di infangare”, afferma in una nota il Ministro della Difesa Guido Crosetto.
“Un atto gravissimo per il quale ho dato immediatamente mandato di denunciare in ogni sede possibile – continua – La cosa più grave è che non si può trattare di un errore perché a tutti è stato chiaro che si trattava di un colloquio per chiarire i concetti da me espressi anche nelle sedi istituzionali. Il titolo e l’articolo del Giornale rivelano invece la chiara volontà di mistificare la realtà e trasmettere un messaggio, lo ripeto, tanto diffamatorio quanto falso, inaccettabile. Non posso ora esimermi dal capirne la ratio e soprattutto i mandanti”, conclude il ministro. A chi pensa il ministro? Ai soliti “giudici” spifferoni, anche di falsità? A colleghi politici? A giornalisti che frequentano toghe da sempre organiche alla macchina dei veleni?
La replica di Alessandro Sallusti
“Mi sembra che il ministro sia molto nervoso e quando uno è nervoso perde la lucidità. L’articolo che abbiamo pubblicato è perfetto; il titolo è una sintesi come tutti i titoli lo sono, l’inchiesta è sulle parole di Crosetto, non su Crosetto. L’inchiesta è sul tema sollevato da Crosetto e credo che questo lo capisca anche uno stupido”, è la replica del direttore del ‘Giornale’ Alessandro Sallusti commentando all’Adnkronos. “Aspetto la sua querela, mi chiedo come mai non abbia querelato anche il ‘Corriere della Sera’ che lui sostiene aver fatto un titolo, una sintesi eccessiva del suo pensiero – continua Sallusti riferendosi all’intervista al ministro in cui si è sollevato il caso – Evidentemente ha qualche timore a querelare il ‘Corriere della Sera’ e pensa di avere gioco facile a querelare giornali che gli sono sempre stati vicini nella sua azione”. Riguardo alle affermazioni di Crosetto che intende capire la ratio e “soprattutto i mandanti” del titolo ritenuto diffamatorio, Sallusti conclude: “Questo fa parte del nervosismo che lo rende poco lucido. Io non so quali sono i mandanti di Crosetto, so che io non ho mandanti“.