Nausea in gravidanza, uno studio svela la causa del disturbo. E indica la strada per la “cura”

14 Dic 2023 11:53 - di Luciana Delli Colli
nausea in gravidanza

C’è un ormone prodotto dal feto, una proteina nota come Gdf15, dietro la nausea in gravidanza. A svelarlo è uno studio condotto da esperti dell’Università di Cambridge con ricercatori internazionali e pubblicato su Nature. La scoperta di quella che viene indicata come causa del più diffuso disturbo in cui incorrono le donne incinte risulta particolarmente importante per l’effetto positivo che potrebbe avere su milioni e milioni di donne: i ricercatori, infatti, indicano anche una possibile “cura”.

La nausea in gravidanza causata da un ormone prodotto dal feto

Secondo lo studio, al quale hanno partecipato anche ricercatori scozzesi, statunitensi e dello Sri Lanka, se la causa della nausea va rintracciata nell’ormone prodotto dal feto, l’entità del malessere sperimentato risiede invece nella combinazione della sua quantità con la risposta che arriva dal corpo della madre: meno è stata esposta alla Gfd15 prima di rimanere incinta, più il disturbo sarà forte. Dunque, indicano i ricercatori, una possibile soluzione potrebbe essere quella di prevenire, esponendo le madri all’ormone prima della gravidanza per rafforzare la loro “resilienza”.

Un disturbo che colpisce 7 gravidanze su 10

Gli esperti riferiscono che ben 7 gravidanze su 10 sono interessate da nausea e vomito. In alcune donne – in un numero che si stima tra l’1% e il 3% delle gravidanze – la problematica può essere grave e arrivare a rappresentare una minaccia per la vita del feto e della mamma, richiedendo l’integrazione di liquidi per via endovenosa per prevenire livelli pericolosi di disidratazione. La cosiddetta iperemesi gravidica è la causa più comune di ricovero ospedaliero delle donne nei primi tre mesi e lo è stata anche per  la principessa di Galles Kate Middleton, che rientra fra le donne che durante la gravidanza sono state così male da dover essere ricoverate in ospedale.

Sebbene esistano alcune terapie per trattare il mal di gravidanza e siano almeno parzialmente efficaci, spesso si ignora o si sottovaluta il disturbo, scelta aggravata dalla paura di usare farmaci col pancione, e questo fa sì che molte donne siano trattate in modo inadeguato. Fino a poco tempo fa, in ogni caso, la causa esatta della nausea era sconosciuta. Recentemente, alcune evidenze da studi biochimici e genetici hanno invece suggerito di indagare sulla produzione da parte della placenta di ormone Gdf15, che agisce sul cervello della madre provocando nausea e vomito.

Dalla genetica ai nuovi test: come è stata fatta la scoperta

Il team che ha prodotto la ricerca ha studiato i dati delle donne reclutate per una serie di studi, tra cui quello al Rosie Maternity Hospital, parte del Cambridge University Hospitals Nhs Foundation Trust, e del Peterborough City Hospital, North West Anglia, Nhs Foundation Trust. Gli esperti hanno usato una combinazione di approcci tra cui la genetica umana, nuovi modi di misurare gli ormoni nel sangue delle donne incinte e studi su cellule e topi. E hanno così dimostrato che il grado di nausea e vomito che una donna sperimenta in gravidanza è direttamente correlato sia alla quantità di Gdf15 prodotta dalla parte fetale della placenta e immessa nel suo flusso sanguigno, sia alla sensibilità della donna all’effetto “nauseante” di questo ormone.

Gdf15 è prodotto a bassi livelli in tutti i tessuti al di fuori della gravidanza. La sensibilità della madre all’ormone durante il periodo di gestazione è influenzata dalla quantità a cui è stata esposta prima: le donne con livelli normalmente bassi nel sangue hanno un rischio maggiore di sviluppare nausea e vomito gravi in gravidanza. Il team ha scoperto anche che una rara variante genetica, che espone le donne a un rischio molto maggiore di iperemesi gravidica, era associata proprio a livelli più bassi dell’ormone nel sangue e nei tessuti al di fuori del periodo della gravidanza. Allo stesso modo, le donne con beta-talassemia, malattia ereditaria del sangue che fa sì che abbiano livelli naturalmente molto elevati di Gdf15, sperimentano poca o nessuna nausea o vomito in gravidanza.

L’esperienza diretta di una ricercatrice: “Spero che altre madri evitino quello che ho vissuto io”

Una coautrice dello studio, Marlena Fejzo dell’University of Southern California, porta la sua esperienza diretta di questa condizione. “Quando ero incinta – ha raccontato – mi ammalai così tanto che riuscivo a malapena a muovermi. Ho cercato di scoprirne il motivo e mi sono resa conto di quanto poco si sapesse, nonostante la nausea gravidica fosse molto comune. Speriamo ora di essere un passo avanti verso lo sviluppo di trattamenti efficaci che evitino ad altre madri di vivere ciò che io e molte altre donne abbiamo vissuto”.

Il direttore dello studio: “Fiduciosi che doventi la base per un trattamento sicuro e efficace”

Grazie a questo studio, ha commentato Stephen O’Rahilly, co-direttore del Wellcome-Medical Research Council Institute of Metabolic Science all’università di Cambridge, sapere perché esiste il mal di gravidanza “ci dà un indizio su come evitarlo”. “E ci rende anche più fiduciosi – ha aggiunto – del fatto che impedire a Gdf15 di accedere al suo recettore altamente specifico nel cervello materno costituirà alla fine la base per un modo efficace e sicuro di trattare il disturbo”.

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