Meloni scrive ai genitori di Indi: “Siete un esempio”. La bandiera dell’Italia ai funerali della bambina

2 Dic 2023 9:33 - di Vittorio Giovenale
lettera Meloni, Indi

«Da oggi lei non sarà più tra le vostre braccia, e non potrete più lasciarvi incantare dal suo sorriso, ma Indi continuerà a vivere, perché, come ci ha insegnato Chiara Corbella Petrillo», la 32enne che ha rifiutato le cure anti-cancro per portare avanti la sua terza gravidanza, «si nasce e non si muore mai». Lo scrive il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lettera alla famiglia di Indi Gregory, la bambina britannica deceduta per una grave malattia rara e a cui il governo italiano aveva concesso la cittadinanza italiana per farla curare all’ospedale Bambino Gesù.

Meloni scrive ai genitori di Indi nel giorno dei funerali

Meloni, nella lettera pubblicata dal britannico ‘Telegraph‘, scrive che Indi – al centro di una dura battaglia tra i suoi genitori e e la giustizia britannica – ha avuto “una vita breve, troppo breve, ma abbastanza lunga perché vostra figlia ricordi alla gente di tutto il mondo che ogni vita, ogni singola vita, non importa quanto imperfetta possa sembrare al mondo, è un tesoro da custodire” . “Indi ha vissuto quasi tutta la sua vita in un letto d’ospedale, eppure Indi ha vissuto una vita piena. Si è lasciata amare e ha amato – le parole di Meloni indirizzate alla famiglia -. Ha portato luce nella vita di chi la circondava, riempiendo di significato la vostra vita e quella di tanti altri».

Ai funerali di Indy una delegazione del governo italiano

Come riporta il quotidiano Avvenire, nell’articolo a firma di Angela Napoletano, «una bandiera dell’Italia e un cuscino di fiori tricolore sono stati posti accanto alla piccola bara bianca. È il fermo immagine della cerimonia che si è tenuta giovedì 30 novembre alla cattedrale San Barnaba di Nottingham per l’ultimo saluto a Indi Gregory».

«A rappresentare il governo, a Nottingham – riporta il quotidiano dei Vescovi – c’erano la ministra per la disabilità, Alessandra Locatelli, e la ministra per la famiglia, Eugenia Roccella. «Noi pensiamo che la malattia se non può essere guarita possa almeno essere curata», ha sottolineato Roccella. «Rispettiamo con sincerità la decisione dei giudici – ha aggiunto -. La giustizia, nel Regno Unito come in Italia, è indipendente dall’esecutivo». Dall’Italia è arrivata per il funerale anche una delegazione di Pro Vita e Famiglia che ha consegnato ai Gregory una raccolta di messaggi di solidarietà e affetto inviate da decine di migliaia di italiani.

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