Made in Italy, il Senato approva il ddl che promuove le nostre eccellenze. Urso: è una svolta storica

20 Dic 2023 17:11 - di Eugenio Battisti

Via libera del Senato al disegno di legge Made in Italy, collegato alla legge di bilancio 2002, che interviene per valorizzare e promuovere le produzioni d’eccellenza. Dal fondo sovrano alla giornata del Made in Italy, dal sostegno a imprese e prodotti italiani al contrassegno per promuovere la proprietà intellettuale. Strategiche le novità del provvedimento salutato dal ministro Adolfo Urso come una svolta storica.

Via libera del Senato al ddl Made in Italy

“Finalmente l’Italia ha una legge che tutela e promuove l’eccellenza del Made in Italy nel mondo”, ha detto il ministro di FdI. “Quello votato oggi è un provvedimento storico. Che segna una svolta nella politica industriale del Paese, intervenendo a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali. Per contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti”. Sin da gennaio prossimo – annuncia Urso – i giovani potranno iscriversi al nuovo liceo del Made in Italy, che partirà con l’anno scolastico 2024/2025. Creato per tramandare quelle abilità che danno lustro al nostro marchio nel mondo. Tra le misure fondamentali, anche la creazione del Fondo Sovrano”.

Urso: un provvedimento storico per promuovere le eccellenze

Tra le novità del disegno di legge l’istituzione della Giornata del Made in Italy che si celebrerà ogni anno il 15 aprile. Obiettivo: celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni pubbliche, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione. Ma anche riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario. E ancora l’istituzione del Fondo Sovrano partecipato dal Mef e aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti. “Con la mission – si legge nel testo – di investire nelle filiere dei settori strategici, sin dalla fase dell’approvvigionamento delle materie prime.  Tra le voci del provvedimento anche norme sull’imprenditoria femminile, l’incentivazione della proprietà industriale, la promozione e sostegno degli investimenti, l’istituzione del Liceo del made in Italy. E ancora: la Fondazione “imprese e competenze per il made in Italy”, il sostegno del settore fieristico italiano e ai mercati rionali e tutela proprietà intellettuale.

Dal Fondo Sovrano al Liceo del Made in Italy

Un capitolo importante è dedicato al potenziamento delle norme in materia di lotta alla contraffazione e italian sounding accanto al recupero dei marchi storici. Il ddl made in Italy istituisce anche un fondo moda. Sul  settore termale si interviene su due piani. Su quello definitorio e sulla parte sanzionatoria. Viene anche istituito il registro delle Associazioni nazionali delle Città Identità. Anche per il comparto della nautica si interviene con misure di semplificazione, in particolare a favore dei natanti battenti bandiera italiana che navigano all’estero in acque straniere. Non ultimo il capitolo sulla valorizzazione delle filiere delle fibre tessili naturali e della concia della pelle.

Santanchè: una svolta per la competitività industriale

Soddisfazione è stata espressa del ministro del Turismo Daniela Santanchè. “Con l’approvazione del ddl Made in Italy il governo Meloni dà un ulteriore prova dell’attenzione rivolta al comparto turistico italiano, segnando una svolta importante per la competitività di questa industria”

 

 

 

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