Macron in bilico parla a France 5. Le Pen vota con la maggioranza sui migranti e la sinistra insorge

20 Dic 2023 18:16 - di Elsa Corsini

Monsieur Macron in bilico, tutta colpa di Marine Le Pen. È crisi all’Eliseo, con l’ala sinistra dei macronisti in rivolta e il ministro della Salute che si dimette nella notte. A causare lo tsunami il via libera alla legge in materia immigrazione che inasprisce le condizioni di accoglienza, votata anche dalla leader del Rassemblement National. E snobbata da oltre 50 parlamentari della maggioranza.

Immigrazione, Macron in bilico, governo a rischio crisi

Il presidente francese, infatti, ha dovuto inasprire le misure per poter ottenere in Parlamento i voti della destra dei Républicains. Stravolto lo spirito autentico della legge – tuona la sinistra. Al termine dell’approvazione (con i voti del partito della Le Pen) della legge che riduce le possibilità d’ingresso e i ricongiungimenti, il ministro della Salute, Aurélien Rousseau, mantiene la parola data e si dimette. Dimissioni non ricevute ufficialmente da Macron, però. Lo sostiene la premier francese Elisabeth Borne, che, intervistata da France Inter, parla di ‘un non problema’. “Smettiamola di commentare cose che non esistono”, ha aggiunto  parlando del via libera alla legge senza i voti di 59 deputati della maggioranza. “Non c’è stata alcuna crisi nella maggioranza”, insiste.

Si dimette il ministro della Salute, Le Pen canta vittoria

Ma il clima è infuocato e altri ministri sono sull’orlo di lasciare il posto.  La stampa francese fa i nomi di Clément Baune ai trasporti, di Sylvie Retailleau all’educazione, e il ministro della Casa Patrice Vergriete. “La storia ricorderà coloro che hanno tradito le loro convinzioni”, protesta il leader l Partito socialista Olivier Faure, mentre la leader del Rassemblement National può ben esultate per la “vittoria”. Bocciato in una prima versione dal Parlamento la scorsa settimana, il progetto di legge è stato ripresentato ieri alla Camera dal partito del presidente Marcon per evitare la bocciatura. Dopo ore di tensione l’Assemblea nazionale ha dato il via libera con 349 sì e 186 no. Tra quelli a favore, sono arrivati i voti compatti anche degli 88 deputati del Rassemblement National, mentre decine di quelli di Renaissance hanno voltato le spalle al “loro” governo. Le Monde, il più letto giornale del paese, ha definito l’approvazione della legge una “rottura politica e morale”. Oggi Macron invierà la legge al Consiglio costituzionale che dovrà dare il suo parere proprio di conformità alla Costituzione. Riflettori puntati sul discorso in tv del presidente della Repubblica che stasera metterà la faccia su quel che sta accadendo dai microfoni della trasmissione politica C à Vous su France 5.

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