L’orgoglio della meglio gioventù al villaggio di Atreju. Ciriani: “Abbiamo riscritto la storia”

14 Dic 2023 16:21 - di Romana Fabiani

Atreju è cresciuto, lo spirito non è cambiato. Dal 1998 quando un manipolo di giovani pionieri  di Alleanza nazionale sfidava il Nulla, sulle orme dell’eroe bambino della Storia Infinita di Michael Ende,  al ritorno dell’orgoglio italiano di oggi, che dà il titolo alla kermesse di Fratelli d’Italia nel villaggio allestito a Roma sullo sfondo di Castel Sant’Angelo. Un grande sforzo organizzativo, tanto entusiasmo per un successo impensabile, raggiunto dopo la lunga traversata nel deserto della destra. Dal 3% di dieci anni fa al primo partito italiano, “di gran lunga”, come sottolinea il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani inaugurando la festa. “Noi eravamo quattro amici al bar e abbiamo portato la nostra leader a essere la prima donna premier. Altri lo dicevano, noi lo abbiamo fatto”.

Atreju, torna l’orgoglio italiano: taglio del nastro della kermesse

Un miracolo italiano. “Il miracolo di chi ci crede”, dice un volontario, t-shirt azzurra, che parla di “ostinazione e cocciutaggine”. “Non abbiamo mai smesso di crederci”, gli fa eco Marina. La stampa, numerosissima, cerca un po’ la nostalgia, un pizzico di torcicollo per il titolo, ma non li trova. “Quanto luce c’è qui e quanto buio fuori di qui”, dice  Paolo Trancassini, riferendosi all’oltraggio notturno alla  sede di FdI a Rieti. Si comincia alle 14 sotto un sole primaverile: a tagliare il nastro, oltre al senatore ex sindaco di Leonessa, tra gli altri il senatore Marco Silvestroni, il deputato Francesco Filini  e il segretario di Gioventù nazionale romano, Francesco Todde, coordinati dal giornalista Paolo Corsini.

Si comincia sotto un sole primaverile e con centinaia di giovani

Il filo rosso è l’orgoglio. Ma anche la difesa di valori e programmi che una sinistra  ideologizzata continua ad attaccare commettendo scivoloni e collezionando gaffe. Convitata di pietra Elly Schlein per il clamoroso forfait alla kermesse. “In 17 anni di politica questa festa è cambiata molto”, dice Francesco dal palco. “Io l’ho vissuta da quando al parco dal Celio gli stand, il palco e tutta l’organizzazione della festa erano montati e gestiti da noi ragazzi del movimento giovanile. Oggi tutto sembra cambiato, ma non lo spirito. Gioventù Nazionale è come ogni anno il cuore pulsante di Atreju, una generazione che si mette in gioco e crede in quello che fa. Cercando di contagiare chi non ha nulla in cui credere, chi se ne sta a casa sul divano”. L’orgoglio di essere la meglio gioventù.

Stand, casette natalizie e la pista di pattinaggio

Fittissimo il programma della 4 giorni che si chiuderà domenica 17 con l’intervento della premier e leader di FdI Giorgia Meloni. Chioschi, stand, casette di legno in perfetto stile mercatino natalizio, uno grande albero di Natale argentato che svetta nei giardini di Castel Sant’Angelo. Tanti i ragazzi arrivati da tutta Italia, giovani dirigenti e militanti, volontari che hanno lavorato sodo per mettere su la cittadella dell’Orgoglio italiano. Si fa fatica a percorrere viale Giorgio Perlasca (il “Giusto”  che riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica) che conduce al portale  della festa. Tra gli stand, oltre a quelli ufficiali degli organizzatori, ci sono  quelli della Protezione civile, del Modavi,  dell’Asi, dell’Opes Italia.

Tra gli stand quello intitolato a Norma Cossetto

E quello intitolato Una Rosa per Norma, la giovane studentessa istriana sequestrata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani titina alla quale è dedicata una mostra promossa dal Comitato 10 febbraio e dall’associazione Amici del Parco a due passi dal Colosseo. Ma anche una grande pista di pattinaggio a ingresso gratuito fino alle 22, perché Atreju è anche divertimento, goliardia, intrattenimento, sport e musica. Si passeggia sulle note di Lucio Battisti e di Alan Sorrenti. Ovunque capannelli, amici che si stringono la mano, fotografatissimo il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio. Tutto è pronto per il primo convegno con i governatori e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

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