“Israele pagherà”. Minacce dell’Iran dopo l’uccisione di un suo generale in Siria

25 Dic 2023 20:32 - di Laura Ferrari
Iran, Israele

Un generale delle Guardie rivoluzionarie, l’esercito ideologico iraniano, è stato ucciso in Siria in un attacco vicino a Damasco attribuito a Israele, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna. Il generale Razi Moussavi (nella foto), uno dei consiglieri più esperti dei Guardiani in Siria, è stato ucciso” in un “attacco del regime sionista poche ore fa” nel quartiere di Sayyida Zeinab, a sud di Damasco, ha riferito l’Irna. Il comandante iraniano supervisionava le operazioni militari dei Pasdaran in Siria nonché stretto confidente dell’ex capo della forza al-Quds, Qassem Soleimani, ucciso dagli Usa in Iraq il 3 gennaio 2020.

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato oggi che Israele “pagherà certamente” per l’uccisione in Siria di un alto generale delle Guardie rivoluzionarie. “Senza dubbio, questa azione è un altro segno della frustrazione, dell’impotenza e dell’incapacità del regime sionista nella regione”, ha detto Raisi in una dichiarazione e ha aggiunto che Israele “pagherà certamente per questo crimine”.

Iran minaccia Israele per la morte di Moussavi

L’agenzia Irna non ha fornito altri dettagli sul raid, mentre l’Osservatorio ha riferito che l’esercito israeliano ha preso di mira Mousavi dopo che era entrato in una fattoria della zona, che presumibilmente era uno dei diversi uffici di Hezbollah. Il gruppo militante libanese, insieme all’Iran e alla Russia, ha svolto un ruolo militare fondamentale nel mantenere al potere il governo del presidente Bashar Assad durante tutto il conflitto siriano. Negli ultimi anni Israele ha effettuato centinaia di attacchi contro obiettivi all’interno di zone controllate dal governo in Siria. Di solito non riconosce i suoi attacchi aerei in Siria. Ma quando lo fa, dice di colpire i gruppi sostenuti dall’Iran che hanno appoggiato il governo di Assad. L’uccisione di Razi Mousavi giunge mentre gli scontri lungo il confine tra Libano e Israele continuano a intensificarsi e si teme che la guerra fra Israele e Hamas possa innescare una ricaduta regionale con gruppi sostenuti dall’Iran.

Di fronte alle accuse dell’Iran a Israele per l’uccisione di Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria, lo Stato ebraico non commenta ufficialmente ma si prepara alla reazione di Teheran. Lo riferisce il giornalista Barak Ravid, citando una fonte della sicurezza israeliana secondo la quale tra le risposte iraniane possibili c’e’ il lancio di missili dalla Siria e dal Libano.

E rispunta il leader di Hamas dopo i massacri del 7 ottobre

Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato oggi che la fazione islamica sta affrontando una “battaglia feroce e senza precedenti” contro Israele, aggiungendo che Hamas non si sottometterà mai alle “condizioni dell’occupazione”. In un discorso alla leadership politica di Gaza, riferita tra gli altri dal Times of Israel, Sinwar si è detto fiducioso nella vittoria sostenendo che Hamas è riuscita a uccidere “più di mille soldati” nemici, cifra lontanissima dal bilancio delle autorità israeliane che stimano a poco più di 150 il numero dei soldati caduti finora.

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