Gli auguri della Meloni ai militari all’estero: grazie per il vostro sacrificio per la patria, nostra famiglia del cuore (video)
«Voglio ringraziarvi per il vostro lavoro. Avrei dovuto essere in Libano per portare il saluto del governo e dell’Italia, ma l’influenza ha avuto la meglio in questa difficile settimana. Ma è un viaggio solo rimandato». Ha esordito così Giorgia Meloni, in un video-messaggio di auguri ai contingenti italiani impegnati nei teatri operativi. Aggiungendo poi a stretto giro: «Ho l’occasione per portare da remoto il mio saluto ai tanti militari impegnati fuori dai confini» nella ricorrenza del Natale che, sottolinea il premier, «è la festa che per eccellenza celebra la famiglia. Che si celebra con la famiglia» e in occasione della quale «tantissimi che lavorano fuori hanno la possibilità di tornare. Questo non avviene per voi: è uno dei tanti sacrifici che avete scelto di fare con il vostro impegno», ha evidenziato la Meloni sottolineando ruolo, capacità di abnegazione e rinunce delle nostre forze armate.
Gli auguri del premier Meloni ai militari all’estero
E rimarcando in un altro passaggio del suo videomessaggio di auguri rivolto ai militari italiani in missione all’estero come, «con il vostro lavoro e con i vostri sacrifici, in fin dei conti celebrate un’altra famiglia, che è quella che Giuseppe Mazzini definiva la famiglia del cuore: cioè la patria».
Il sentito grazie del presidente del Consiglio ai contingenti impegnati nei teatri operativi
E ancora, plaudendo a ruolo, compiti e dedizione insiti nell’impegno dei militari all’estero, il premier ha voluto anche sottolineare i risvolti di un sacrificio che si declina a 360 gradi: «Voi correte dei rischi per difendere la libertà, la sicurezza di persone che neanche conoscete, in nazioni che non sono la vostra. Lo fate perché voi sapete che è giusto. Lo fate perché sapete che il prestigio e la credibilità che costruite, mattone dopo mattone, torneranno come strumento essenziale in termini di capacità per l’Italia di difendere e rappresentare i suoi interessi nazionali».
«Il Paese è consapevole che voi rappresentate il suo volto migliore»
La patria, ha proseguito la Meloni, «è consapevole dei sacrifici che avete fatto, che state facendo. È consapevole del fatto che rappresentate il suo volto migliore: e questa non è una frase che dico per piaggeria». Anche perché le vostre, ha continuato il premier, «non sono scelte che si fanno per interesse personale – ha ribadito parlando con i contingenti oltreconfine –. E non sono scelte che si fanno per se stessi. I sacrifici che voi portate avanti, e le responsabilità che vi caricate. Le difficoltà che affrontate non hanno un compenso adeguato. Sono scelte che si fanno semplicemente quando si ritiene che ci sia qualcosa che è più importante di quello che è importante per noi stessi. Sono scelte che si fanno perché ce lo chiede la nostra coscienza», ha puntualizzato la Meloni.
Meloni ai militari all’estero: «Posso difendere gli interessi italiani grazie alla vostra credibilità»
Pertanto, ha quindi concluso il presidente del Consiglio, «sono qui per portarvi quel grazie che è il grazie dell’Italia intera. Che è il grazie del governo italiano. E che è il mio grazie personale». Chiosando significativamente: «Noi facciamo parte di una cosa sola. Io in quest’anno ho girato mezzo mondo, e non c’è stata nazione nella quale mi sia trovata nella quale non mi sia stato fatto riferimento al lavoro che voi compiete».
«Noi lavoriamo tutti per lo stesso unico, straordinario Paese che si chiama Italia»
Con una postilla conclusiva che rende omaggio ulteriormente a sacrificio e impegno dei militari, e attraverso la quale la Meloni ha esplicitato definitivamente il suo ringraziamento e la sua orgogliosa fiducia nelle forze armate in missione: Il lavoro che fate voi aiuta me a fare meglio il mio lavoro; il lavoro che faccio io deve aiutare voi a fare meglio il vostro. Noi lavoriamo tutti per l’Italia». E ancora: «Se io posso difendere gli interessi italiani; e se io posso rafforzare il protagonismo italiano – ha aggiunto in calce il presidente del Consiglio congedandosi – è fondamentalmente grazie alla credibilità che voi costruite. Noi lavoriamo tutti per lo stesso unico, straordinario Paese che si chiama Italia. Il 2024 sia dunque un anno di orgoglio per la nostra nazione».