Cutro, arrestato il sesto scafista: è un siriano riconosciuto grazie al tracciamento facciale
È stato arrestato il sesto e ultimo scafista del naufragio di Cutro. Si tratta di un uomo di nazionalità siriana, al cui arresto si è giunti grazie a un’operazione congiunta della polizia e della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone. L’uomo è fortemente indiziato, a vario titolo, dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Arrestato il sesto e ultimo scafista del naufragio di Cutro
Il provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip su richiesta della Procura, è stato adottato nel corso della prosecuzione delle indagini volte all’individuazione dei responsabili dell’organizzazione ed esecuzione della tragica traversata terminata, il 26 febbraio scorso, con l’affondamento del caicco “Summer Love” e la morte di 94 persone. Con l’individuazione del sesto e ultimo scafista può ritenersi chiuso il cerchio intorno ai responsabili del naufragio.
Il siriano riconosciuto grazie al sistema di tracciamento facciale
Le acquisizioni probatorie, raccolte principalmente dalle dichiarazioni dei migranti sopravvissuti, dalle immagini acquisite dai cellulari e dai dati estrapolati dal Sistema automatico di riconoscimento immagini (Sari), avevano consolidato l’ipotesi investigativa della presenza di un sesto scafista di nazionalità siriana, che si era alternato alla guida dell’imbarcazione poi naufragata. L’utilizzo del sistema di tracciamento facciale, attraverso il quale è stata fatta la comparazione del volto del soggetto con quello di quelli arrestati in Italia successivamente al 26 febbraio 2023 per reati afferenti l’immigrazione clandestina, è stato determinante per identificare il sesto e ultimo scafista.
La testimonianza dei sopravvissuti
Il riscontro è stato inoltre corroborato dal doppio riconoscimento, effettuato a distanza di mesi, da alcuni migranti sopravvissuti che, ascoltati a marzo e ottobre, hanno indicato il sesto scafista nell’uomo ritratto nell’immagine e poi sul cartellino identificativo mostrato loro dalla polizia giudiziaria. Il provvedimento restrittivo è stato notificato all’indagato presso la Casa circondariale di Lecce, nella quale si trova già detenuto in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Dda pugliese nell’ambito dell’operazione “Astrolabio”, condotta dal Gico della Guardia di Finanza provinciale e conclusa nel gennaio del 2022.