Calcio in lutto: è morto Antonio Juliano, storico capitano del Napoli e giocatore di vera classe

13 Dic 2023 11:16 - di Liliana Giobbi
antonio juliano

Lutto nel mondo del calcio. Si è spento oggi a Napoli all’età di 80 anni Antonio Juliano detto “Totonno”, storico giocatore e dirigente del club azzurro. Una vera bandiera, da sempre nel cuore dei tifosi partenopei. Negli anni in cui il calcio aveva un fascino tutto particolare, si distingueva per la sua classe e per la sua eleganza in campo. Un tocco “magico”, il suo, di quelli che hanno reso magico il mondo del pallone. Fu lui a portare a sotto il Vesuvio Diego Maradona e Ruud Krol, nella grande stagione del presidente Corrado Ferlaino.

Le vittorie di Antonio Juliano e quei minuti ai Mondiali…

Da giocatore, con la maglia del Napoli, totalizzò 505 presenze con 38 reti in 17 stagioni tra il 1961 e il 1978. Vinse due Coppe Italia (nel 1962 e nel 1976), una Coppa delle Alpi (1966) e una Coppa di Lega Italo-Inglese (1976). Per lui anche 18 presenze in Nazionale, con la quale vinse il campionato d’Europa nel 1968 e si classificò secondo ai mondiali di Messico 1970, dove scese in campo per pochi minuti nella finale persa 4-1 contro il Brasile. Una finale che scatenò un entusiasmo senza precedenti dei tifosi, che scesero in piazza sventolando le bandiere tricolori.

Dalle partite in strada alla serie A

L’ex capitano degli azzurri era ricoverato per una brutta malattia. Negli ultimi giorni, le sue condizioni si erano aggravate. Nato nel capoluogo campano il 26 dicembre 1942, in tempo di guerra, Antonio Juliano venne registrato dai genitori all’anagrafe il 1° gennaio 1943, Iniziò a giocare a pallone in strada, nel quartiere San Giovanni a Teduccio. Poi passò alla Fiamma Sangiovannese e quindi approdò nel vivaio del Napoli, con cui esordì in Serie A nel 1963, proprio quando gli azzurri retrocessero in Serie B. Si fece le ossa nella serie cadetta, tornando in Serie A con gli azzurri nel 1965. Centrocampista elegante, regista dalla grande visione di gioco, visse tutta la carriera con la maglia azzurra della squadra della sua città, chiudendo l’attività agonistica con una stagione nel Bologna nel 1978-79, a 36 anni. Nel 1975, con il Napoli di Luis Vinicio, sfiorò lo scudetto, beffato dalla Juventus di “core ‘ngrato” Altafini.

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