Botti di Capodanno, medici in allarme, ma a Napoli sul mercato nero è già caccia alla “bomba Scudetto”

19 Dic 2023 14:07 - di Prisca Righetti
Botti di Capodanno

Coi medici pronti a presidiare le trincee dei Pronto Soccorso, sul mercato nero dei botti di Capodanno illegali a Napoli infuria la caccia alla “bomba Scudetto”. Si tratta di un classico “pallone di Maradona”, potenziato con circa un chilogrammo di polvere esplosiva e dal potere distruttivo notevole. Una minaccia esplosiva che – spiega alla Adnkronos il brigadiere Luigi Senatore, uno degli esperti in forza ai carabinieri del nucleo Artificieri di Napoli – «può far saltare in aria un’automobile». Dunque, gli strascichi della festa per il tricolore della formazione allora allenata dall’attuale ct della Nazionale Luciano Spalletti, hanno spinto i fuochisti della camorra a puntare ancora sulla “bomba Scudetto” declinata ai pirotecnici festeggiamenti del capodanno napoletano.

Botti di Capodanno: a Napoli sul mercato nero è caccia alla “bomba Scudetto”

Del resto, a guardare leggermente indietro, Napoli si è sempre mostrata particolarmente spericolata nella caccia all’ultimo ritrovato della serie in materia di esplosioni eclatanti. I botti di Capodanno hanno visto visto, negli anni, alternarsi sulla scena pirotecnica, di volta in volta, la bomba Kim (dedicata al dittatore della Corea del Nord). La spread e, restando in tema calcistico, l’immancabile pallone di Maradona. Con la festa per lo Scudetto, poi, sono comparsi altri botti artigianali pericolosi come le bombe Osimhen e Kvara. O la “georgiana“, sempre dedicata al calciatore del Napoli.

Pericolosi anche i “cobra” senza tappo di tenuta e con polvere flash: altamente esplosivi

Tutte hanno come base dei “cobra“: ossia dei cilindri di cartone pressato riempiti con la temutissima “polvere flash”. Che si presenta come una mistura color argento realizzata in laboratori improvvisati in garage e capannoni di Napoli e provincia. Una miscela esplosiva che contiene perclorato di potassio e polvere di alluminio, e viene potenziata con altri addensanti chimici che ne aumentano l’esplosività.

Come si evolve il mercato di botti di Capodanno illegali: ecco tecniche e stratagemmi

«Si tratta di una polvere sensibilissima – precisa il brigadiere Senatore – che esplode senza infiammarsi. Generando una potente onda d’urto». Nelle ultime settimane – è l’allarme lanciato dai pirotecnici italiani – sono in corso di fabbricazione illegale oltre 8mila “cobra” al giorno, tutti senza tappo di tenuta, con la miccia che finisce direttamente nella polvere. Sono altamente esplosivi e pericolosi. La vera frontiera della vendita illegale, però, ormai si è spostata online e risponde alla domanda crescente da tutta Italia. Spedizioni di botti illegali sono in corso da settembre. E vengono pubblicizzate sui social.

Gli escamotage dalla vendita online, alla spedizione e consegna

In gran parte, le consegne avvengono a mano. Ma sempre più spesso sono affidate ad ignari corrieri con i classici e anonimi pacchi da shopping online. Ovviamente, produzione e commercializzazione dei prodotti illegali sono gestite direttamente dalla camorra: «I clan chiedono a fuochisti di fiducia di confezionare le bombe artigianali – aggiunge il brigadiere Senatore – che sono le stesse utilizzate per attentati e raid di avvertimento, poiché queste tipologie di ordigni non sono tracciabili». Per renderli più accattivanti sul mercato, i botti illegali vengono “decorati” con la foto di calciatori o, ad esempio, la mascherina indossata da Osimhen.

Botti di Capodanno, l’appello dei Pronto Soccorso e il richiamo ai bollettini degli anni precedenti

Insomma, tra un ritrovato della tecnica e un potenziamento chimico esplosivo, il merchandising impazza. La corsa all’acquisto dei botti di Capodanno è in pieno svolgimento e punta, tra attrazioni pubblicitarie e promesse “esplosive” sui nomi più assurdi e sulla potenza dinamitarda sempre più pericolosa. Il tutto, nel più assoluto spregio delle esperienze passate e dei bollettini che, di anno in anno, rinnovano violenza e numero delle vittime dei “festeggiamenti” della notte di fine anno. Quelli che al risveglio lasciano puntualmente sul campo un bollettino di feriti e, purtroppo anche morti.

L’appello è alla massima attenzione: le lesioni più frequenti sono quelle alle mani e agli occhi

E allora: «Come ogni anno, avvicinandosi il Capodanno, aumenta l’apprensione e il timore per quello che succederà durante la notte con botti. Razzi. E fuochi d’artificio vari», ha sottolineato facendo il punto per l’Adnkronos Fabio De Iaco, presidente della Simeu, la Società italiana di Medicina d’emergenza-urgenza. «Naturalmente – ha quindi proseguito l’esperto – l’appello è alla massima attenzione. Le lesioni più frequenti sono quelle delle mani e degli occhi, che sono sempre fortemente invalidanti».

«Il frutto di una notte di stupidità rimane per tutta la vita»

E ancora. «Il frutto di una notte di stupidità rimane per tutta la vita – ha rimarcato De Iaco –. Il 31 dicembre serve particolare attenzione ai bambini, i botti di Capodanno non vanno usati per far divertire i piccoli, perché hanno una percezione del rischio inferiore. E questo aumenta il pericolo se si coinvolgono quando l’adulto usa i fuochi d’artificio». Oltretutto, poi, le lesioni da botti non si registrano solo la notte di Capodanno, ma anche nei giorni successivi. E coinvolgono di frequente i bambini che, trovando un petardo inesploso a terra, lo raccolgono. Questi incidenti, insomma, non riguardano solo chi maneggia i fuochi d’artificio. Ma spesso rimangono ustionati anche parenti e amici». La potenza del monito sarà arrivata? Speriamo di sì e, soprattutto, che prevalga su altri inneschi e nuove minacce pirotecniche

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