Italia-Albania, Fazzolari: “Un successo storico, nessuna Guantamano. La sinistra fa ideologia”

7 Nov 2023 11:02 - di Alessandra Danieli

“Un successo storico. Per la prima volta un Paese terzo rispetto all’Ue aiuterà uno Stato europeo nella gestione dell’immigrazione illegale, accogliendo migranti che arrivano via mare. Un risultato straordinario ottenuto solo grazie alla credibilità internazionale di Meloni”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consigliom Giovanbattista Fazzolari, intervistato dal Corriere della sera all’indomani della sigla del protocollo tra Roma e Tirana.

Intesa Roma-Tirana, Fazzolari: un successo storico

Trasferirli in Albania non è un respingimento? “No, i migranti soccorsi non arriveranno in Italia, saranno portati direttamente in quelle strutture”, spiega Fazzolari respingendo le critiche montate ieri dalle sinistra che parla di deportazione. L’opposizione si straccia le vesti sbandierando il rischio di ‘Guantanamo’. “La sinistra contesta qualsiasi misura di contrasto all’immigrazione illegale di massa. È una visione ideologica”, replica il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. “Ma a oggi il diritto internazionale non prevede l’abolizione dei confini nazionali. Stupisce poi che la sinistra nutra gravi sospetti su un Paese membro del consiglio d’Europa e della Nato. Che è ufficialmente candidato a entrare nell’Ue e  che peraltro ha un premier socialista, sul quale dubito si possa dire che violi garanzie di diritti umani”.

Con la Ue interlocuzione, ma l’Italia va da sola

Nessun problema con Bruxelles anche se l’Italia sta procedendo da sola e auspica, come ha sottolineato la premier Meloni, che possa diventare un modello europeo. “Con la Ue c’è stata interlocuzione. Ma andiamo avanti da soli. Senza obiezioni da parte della Commissione”. Nessun rischio di lager. Le strutture saranno sotto la giurisdizione italiana. Avranno uno status di extraterritorialità. Lì dentro varranno le nostre regole e le nostre garanzie”. Sull’annuncio a sorpresa Fazzolari ironizza: “Non ci hanno visto arrivare. Forse se, quest’estate, chi titolava sulle ferie di Meloni ospite di Rama si fosse fatto qualche domanda in più, avrebbe capito che si stava occupando di immigrazione”.

 

 

 

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