Omicidio Cerciello, la beffa: condannato il carabiniere che scattò la foto all’americano bendato
Il tribunale di Roma ha condannato a un anno Silvio Pellegrini, il carabiniere accusato di aver scattato la foto di Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani accusati dell’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega (in attesa che si rifaccia il processo d’Appello dopo l’annullamento delle condanne da parte della Cassazione), mentre era bendato nella caserma di via in Selci a Roma e averla poi diffusa in un gruppo whatsapp. Pellegrini è imputato con le accuse di abuso d’ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. La pm Maria Sabina Calabretta aveva chiesto una condanna a un anno e due mesi.
Il delitto Cerciello e quella foto di Hjorth bendato “come un terrorista”
Provavo vergogna, mi sono sentito impotente”, aveva detto Gabriel Natale Hjorth, a processo insieme a Finnegan Lee Elder per l’omicidio del brigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto il 26 luglio del 2019, nel corso del procedimento che lo vede parte lesa per la fotografia in cui è stato immortalato bendato in caserma, successiva diffusa su alcune chat. Ascoltato dai giudici, Hjorth ha ripercorso le fasi del suo arresto subito dopo l’omicidio del militare: “Mi hanno mostrato come un terrorista, cosa che non sono: non sono una persona violenta”.
La requisitoria del pm: “La foto non era utile in quel contesto”
“Non c’era necessità investigativa di fare quella foto né di divulgarla” ha detto nella sua requisitoria la rappresentante dell’accusa. ‘’Nulla giustifica la divulgazione di foto in una chat che non era investigativa, i carabinieri nel gruppo su whatsapp non erano tutti impegnati nelle indagini. C’era una partecipazione emotiva ai fatti, che non c’entrava con le indagini’’ ha aggiunto la pm. Per il ‘bendaggio’ dell’americano, lo scorso febbraio, il tribunale di Roma ha condannato a due mesi, pena sospesa, il carabiniere Fabio Manganaro, accusato di misura di rigore non consentita dalla legge.