Nordio al plenum del Csm: “Collaboriamo con lealtà, il rapporto di fiducia è un pilastro”

30 Nov 2023 12:01 - di Stefania Campitelli

“La mia presenza oggi, oltre ad essere l’occasione di un doveroso omaggio all’alta istituzione che mi accoglie, intende riaffermare uno dei principi costituzionali che auspico possa connotare ogni segmento del mio servizio. La leale collaborazione. Il concetto di leale collaborazione deve essere inteso in senso forte, come principio che orienta gli attori del sistema ordinamentale verso un raccordo, di pensiero e di azione, per il raggiungimento degli obiettivi comuni”. È uno dei passaggi dell’intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio al plenum straordinario del Csm.

Nordio al plenum del Csm: la fiducia nelle toghe è un pilastro

“A mio parere, questa collaborazione, tra Csm e ministro, è la chiave per restituire al Paese una giustizia sempre più vicina ai bisogni della collettività”, ha aggiunto il Guardasigilli davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “È troppo importante per chi vi parla contribuire a rinsaldare il rapporto di fiducia della collettività nei confronti della magistratura, uno dei pilastri dello stato di diritto. È questa una delle direttrici essenziali del disegno riformatore portato avanti dal governo”. Parole inequivocabili che gettano acqua sul fuoco delle tensioni di questi giorni tra politica e toghe.  “Assicurare agli uffici giudiziari il personale e gli strumenti necessari – ha detto ancora  – è stata la priorità fin dai primi giorni in via Arenula”. E ancora: “garantire il funzionamento della giurisdizione,  perché sia in grado di rispondere alla domanda di giustizia, è il nostro primo dovere”.

La richiesta di pareri del ministro al Csm su leggi e decreti

Poi rivolgendosi ai membri del Consiglio superiore della magistratura Nordio ha aggiunto che la richiesta di pareri da parte del ministro al Consiglio superiore non debba limitarsi ai disegni di legge, come previsto dalla legge istitutiva del Csm. “Sono infatti convinto che, soprattutto in un contesto in cui i tempi della politica non sempre consentono di ricorrere alle iniziative legislative ordinarie, tale prassi possa essere proficuamente estesa ad altre rilevanti iniziative normative”. In questa direzione il ministro ha dato indicazione di trasmettere al Consiglio, perché valuti se rilasciare un eventuale parere, “anche le altre iniziative normative. Come gli schemi di decreti legislativi, e taluni più rilevanti decreti ministeriali. Si tratta di una linea di condotta che confido possa diventare una consolidata prassi virtuosa”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *