Nasce il nuovo sindacato UniRai per il pluralismo e oltre le ideologie: oggi la presentazione a Roma

30 Nov 2023 19:32 - di Redazione

Nasce oggi a Roma il nuovo sindacato dei giornalisti UniRai, che intende affiancare l’Usigrai (1700 iscritti) finora unico sindacato dei giornalisti della tv pubblica. Raccoglie per ora circa 300 iscritti. E – come rileva il Corriere – riunisce l’ex corrente di destra Pluralismo e Libertà e l’ex corrente più a sinistra, Noi giornalisti Rai. UniRai punta a farsi riconoscere come sindacato dalla Federazione nazionale della Stampa. E se questo non dovesse accadere – precisa ancora il Corriere – almeno partecipare ai tavoli con l’azienda senza diritto di voto. In questo caso basterebbe l’invito dell’amministratore delegato Roberto Sergio.

Già pronta alla mobilitazione l’Usigrai, che vede come una minaccia al suo potere la nascita del nuovo sindacato. Che si presenta tuttavia nel comunicato ai media come realtà associativa “libera da ogni pregiudizio ideologico, lontana dalla propaganda politica e saldamente ancorata ai valori costituzionali”. Usigrai in una nota tradisce tutto il suo disappunto:  “Non possiamo non far notare ai colleghi che invece la scelta di diventare un nuovo interlocutore per l’azienda si pone inevitabilmente in una logica di divisione del sindacato, che non farebbe altro che indebolire tutta la categoria”. Meglio sarebbe stato, per loro, limitarsi a formare una corrente interna allo stesso Usigrai.

“L’Usigrai è la Cgil dei giornalisti”, ha detto Bruno Vespa intervenendo alla presentazione di UniRai. “Il fatto che questo sindacato mi abbia costantemente attaccato -ha aggiunto il conduttore di ‘Porta a Porta’- mi lascia immaginare che le sue valutazioni siano politiche”.

A presentare la nascita del nuovo sindacato è stato oggi, all’auditorium Due Pini a Roma, Francesco Giorgino. Tra i presenti Angelo Mellone, Nicola Rao, Alessandro Casarin, Paolo Petrecca,  Francesco Pionati,  Paolo Corsini, Angela Mariella, Jacopo Volpi. In programma anche un confronto sul tema “Rai, patrimonio da tutelare” con Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, Augusta Montaruli, vicepres. Vigilanza Rai, Maria Elena Boschi, vicepres. Vigilanza Rai e con i commissari della Vigilanza: Francesco Filini (Fratelli d’Italia), Stefano Graziano (Partito Democratico), Giorgio Maria Bergesio, (Lega), Dario Carotenuto (Movimento 5 Stelle), Maurizio Gasparri (Forza Italia), Michaela Biancofiore (Noi Moderati).

Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha inviato il suo saluto. “La libertà di associazione sindacale e il ruolo del sindacato – ha detto Sangiuliano – costituiscono uno dei cardini della democrazia, consacrato dall’articolo 39 della Costituzione repubblicana. Saluto con grande soddisfazione la nascita del nuovo sindacato UniRai che va nel segno del pluralismo e della più ampia partecipazione”.

“E’ un percorso cominciato alla grande, abbiamo riempito una sala di 400 posti in un giorno lavorativo e tanti sono collegati in streaming. Siamo contentissimi che al battesimo di UniRai abbiamo aderito in così tanti”. A dirlo all’Adnkronos è Francesco Palese, giornalista di Rainews e nuovo leader di UniRai. “Nasce come associazione aperta a tutti -spiega Palese- Con la volontà di intercettare il malcontento tra i colleghi, che vuole essere incanalato in una direzione giusta, per dare un’alternativa credibile”. L’obiettivo? “Rompere un monopolio di idee”, dice il cronista di RaiNews. Che tiene a sottolineare: “Per ora non è un vero sindacato, è un’associazione aperta. Poi, se ce lo chiederanno i nostri iscritti, non escludiamo di diventarlo”.

Il giornalista scandisce: “Oggi qui c’è tutta la commissione di Vigilanza Rai al completo, a dimostrazione che non guardiamo in una direzione politica, da Marco Rizzo a Augusta Montaruli, da Francesco Filini di Fratelli d’Italia fino a Maria Elena Boschi. Nessuno può venirci a dire che nasce sotto un’egida politica specifica”. Leader della nuova associazione, oltre a Palese, Elisabetta Abbate del tg1. Da segnalare anche il ruolo di Incoronata Boccia, vicedirettore del tg1, ex componente dell’Usigrai e ora punto di riferimento del nuovo -futuro- sindacato.

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