L’università Federico II di Napoli conferisce ad Andrea Bocelli la laurea honoris causa

14 Nov 2023 17:03 - di Italpress

Andrea Bocelli è il primo Dottore dell’ottocentesimo anno accademico dell’Università Federico II di Napoli. In un’Aula Magna Storica gremita di istituzioni, docenti e studenti il Rettore dell’ateneo, Matteo Lorito, ha conferito al tenore la Laurea magistrale honoris causa in Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali. Prima della proclamazione e dopo la Laudatio academica da parte della coordinatrice del corso di laurea, Paola De Vivo, Bocelli ha tenuto una Lectio Magistralis in cui ha parlato di bellezza e capacità di arte e musica di addolcire l’animo. In chiusura di cerimonia invece, un finale da standing ovation con il tenore che si è esibito intonando due celebri arie: la “Mattinata” di Ruggero Leoncavallo e “L’alba separa dalla luce l’ombra” di Tosti e D’Annunzio.

La voce insuperabile di Andrea Bocelli

«Il maestro Bocelli ci ha deliziato non solo con la sua musica, ma anche con le sue parole», commenta il rettore della Federico II, Lorito, prima di aggiungere: «Abbiamo sentito parole vere, che inneggiano alla bellezza e al bene, che è anche l’obiettivo della fondazione Bocelli, la quale sta facendo un grandissimo lavoro in zone difficili del pianeta, salvando persone, dando opportunità, portando acqua e servizi primari. Un lavoro straordinario e siamo orgogliosi e contenti di aver avuto oggi qui con noi il responsabile di tutto questo che ci ha regalato questa grandissima emozione».

L’emozione e l’ironia del tenore

«Ricevere una laurea honoris causa qui è una cosa di cui capisco perfettamente l’onore, capisco un po’ meno la causa», afferma con un pizzico di ironia il tenore. «Accetto con grande gioia e riconoscenza perché la vivo come una testimonianza d’affetto e un attestato di stima», spiega Andrea Bocelli che in un passaggio della sua Lectio ha evidenziato l’importanza di «essere una goccia d’acqua pura». «Ci proviamo, è difficile – commenta il neo laureato -. Siamo esseri fragili, deboli peccatori, ma almeno l’impegno bisogna metterlo perché Dio ci ha dato la libertà e anche se non è facile siamo capaci di essere una goccia d’acqua pura». (ITALPRESS).

 

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