Luca Casarini intercettato mentre parla del Vaticano: “Ho chiesto i soldi al Papa, è meglio di Soros”

30 Nov 2023 11:00 - di Carlo Marini
Luca Casarini

Le carte dell’inchiesta di Ragusa su Luca Casarini e altre cinque persone, compreso il suo fraterno amico e compagno di lotta Giuseppe Caccia (tutti indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre la violazione delle norme del codice della navigazione), svelano uno sconcertante intreccio col Vaticano.

L’ex no global, arruolato addirittura nel Sinodo dei Vescovi, ha abilmente manovrato per entrare nei gangli della Chiesa cattolica, come emerge dalle intercettazioni pubblicate oggi dal quotidiano La Verità. Una vicenda che si dipana tra il 2019 e il 2021, sino al sequestro dei cellulari. In un dossier interno dell’associazione di promozione sociale Mediterranea, di cui Casarini e Caccia sono animatori, viene spiegato come sia iniziato tutto. Secondo la sconcertante inchiesta di Panorama, le Diocesi italiane finanziano con milioni di euro la ong Mediterranea.

Luca Casarini si vantava in chat di usare la Chiesa come un bancomat

Emerge il chiaro intento di manovrare i vescovi, definito dallo stesso Luca Casarini dei “coglioni”, per avere un supporto economico, logistico e una “benedizione” che emendi le attività dell’organizzazione di Casarini e compagni. A far da tramite i preti rossi come don Luigi Ciotti di Libera. E don Mattia Ferrari, il prelato che riesce a portare l’ex leader delle Tute bianche addirittura in udienza da Papa Francesco. Ma sono le parole scritte nella chat nel gruppo da Casarini che fanno emergere lo spirito dell’incontro, non certo per motivi religiosi o spirituali: «Ragazzi – scrive Casarini nella chat secondo quanto riporta la procura di Ragusa — devo ancora riprendermi da questi giorni e soprattutto dallo sforzo fisico che ho fatto per avere la faccia da c… per dire al Papa di mettere i soldi».

La chat della vergogna: ecco come prendevano in giro il Papa

In un altro messaggio in chat Casarini si era vantato, scrive La Verità: «Come sai so essere un ottimo rompic…». Il giornalista del quotidiano di Belpietro, che ha realizzato un’inchiesta anche per Panorama, in edicola in questi giorni, non ha dubbi. Per Casarini le diocesi sono un bancomat: «La Chiesa cattolica sta diventando il nostro Soros». E non casuale il miliardario newyorkchese che da decenni finanzia Ong in tutto il mondo e partiti politici, come +Europa in Italia. Quando i fondi stentano ad arrivare, don Mattia inizia a perdere la pazienza. A suo giudizio il cardinale Mattia Zuppi è troppo «prudente» e «vuole la botte piena e la moglie ubriaca».

«Per quanto sia un grande a me con ‘ste lentezze ha un po’ rotto i coglioni». Casarini ha un’idea: «Scrivigli che l’hai visto (in tv, ndr) e che era bello e così gli chiedi». Un’altra frase che lascia intendere la vanità del porporato romano. Ma anche quale considerazione abbia Casarini della chiesa italiana.

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