La Calabria e la sfida del Pnrr: la due-giorni di Cosenza esalta la sinergia Regione-governo Meloni
La Calabria è pronta ad accogliere la sfida del Pnrr ponendosi come piattaforma dell’Italia sul Mediterraneo. È questo il senso della due giorni organizzata da Idea Pubblicità in mediapartnership con Il Sole 24 ore che si è tenuta venerdì e sabato scorsi a Cosenza.
Nella prima sessione, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha parlato di, “sviluppo possibile per il Sud nell’area del Mediterraneo proprio come accadde per il Nord nel dopoguerra, grazie alla crescita del manifatturiero tedesco”
“Il Piano Mattei – ha detto Occhiuto – è una soluzione positiva e unica per affrontare l’emergenza dell’emigrazione africana e per restituire al continente l’autonomia e la dignità “.
Un tema rilanciato da Alfredo Antoniozzi, vice presidente del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: “L’Africa detiene il 40% delle ricchezze minerarie, il 60% dell’oro ma incassa solo l’1% “, ha aggiunto Antoniozzi.
Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, socialista, si è detto “favorevole al Ponte sullo stretto come occasione di sviluppo per tutta la Regione”. Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, ha posto l’accento, “su Gioia Tauro, porto strategico che è indispensabile per la Calabria e il Mediterraneo”.
Simona Loizzo, deputato della Lega, ha insistito sulla “bontà del Piano Mattei e sulla convergenza degli investimenti infrastrutturali che il ministro Salvini e il governo Meloni stanno portando avanti”. Nicola Irto, senatore e segretario regionale del PD, ha criticato ” il progetto dell’autonomia differenziata “, invitando il governo a ripensare i Lep.
Nelle sessioni del sabato si è parlato di credito per le imprese e di mutazioni geopolitiche.
Il ministro Fitto, intervenuto da remoto, ha elogiato “ gli interventi posti in essere in Calabria da Roberto Occhiuto” e sottolineato come sul Pnrr, “il governo Meloni abbia mantenuto le promesse”.
Marco Minniti Presidente della Fondazione Med Or e già ministro degli interni ha svolto una lunga relazione su quanto sta accadendo in Mediorente. “Siamo in mezzo a due guerre tragiche – ha detto Minniti – ed è opportuno che l’Europa reciti un ruolo di primo piano. In questo senso un intervento strutturale per l’Africa deve diventare europeo”.
Sono intervenuti il vice presidente della CEI, Giuseppe Savino, il presidente di Hc Consulting Spa, Marisa Gianpaoli, il giurista Giovanni Spataro, il presidente della federazione dei commercialisti di Calabria e Lucania, Antonio Daffina, il presidente di Mediocredito, Antonello Rispoli e il consigliere di amministrazione della Camera di cooperazione Italo araba, Fulvio Degrassi.