Il sofferto discorso del Re di Carlo III: sovrano ambientalista che tra tic e sospiri annuncia più licenze per petrolio e gas

7 Nov 2023 18:17 - di Giulia Melodia
Re Carlo

Tutto come da tradizione: corona sul regale capo e avvolto nel sontuoso mantello d’ermellino, Re Carlo III arriva in parlamento a bordo della carrozza del Giubileo di Diamante, da Buckingham Palace. E con la Regina Camilla che gli è seduta accanto, pronuncia in aula il suo primo King’s speech: il discorso preparato dal governo che il sovrano legge adottando un tono neutro “da circostanza” per non apparire di parte. Ma all’occhio indiscreto di telecamere e macchine fotografiche, non sfuggono quelle increspature nella voce e quel leggero tic delle spalle che tradiscono – come nota la Bbc che ben conosce persone e personaggi della Real Casa – un certo redale disagio nel dover affrontare passaggi e annunci pronunciati solennemente… “a denti stretti”.

Carlo III e il suo primo, “sofferto” discorso del Re tra tic alle spalle e sospiri auto-censurati

L’evento, si sa, al centro della cerimonia dello State Opening, con il parlamento presidiato da fotografi e tv registra il dato e ne immortala automaticamente il dietro le quinte. E così, nella rigidità del cerimoniale, il discorso che elenca le priorità del governo e che viene preparato dal primo ministro, nella sua austera autorevolezza mostra qualche crepa e dà adito a commentatori e opinionisti d’oltremanica di sospettare che il testo preparato potrebbe non essere stato completamente gradito al sovrano britannico che, da noto, fervente ambientalista, ha ha dovuto annunciare l’intenzione di approvare nuove licenze per lo sfruttamento di giacimenti di gas e petrolio.

Il sovrano ambientalista alle prese con l’annuncio di nuove licenze per lo sfruttamento di giacimenti di gas e petrolio…

Già: proprio così. Nel suo primo “King speech” da sovrano, nel delineare l’attività del governo per i prossimi mesi Re Carlo III – a quanto riferisce la Bbc – non fa una piega quando, fra le proposte del governo, elenca l’ergastolo per gli omicidi con motivazioni sadiche o sessuali. O quando menziona il divieto di matrimonio per i detenuti. Ma al momento di dover annunciare l’intenzione di approvare nuove licenze per lo sfruttamento di giacimenti di gas e petrolio, ecco che il tono si incrina, un sospiro vela la voce  e un quasi impercettibile tic alle spalle, denunciano una tensione difficile da mimetizzare e celare.

Re Carlo tra tradizione, convinzioni personali e ossequio “neutro” al governo

Un disagio che nemmeno le immancabili proteste degli anti-monarchici, che al passaggio delle carrozza reale hanno sventolato cartelli con la scritta «non il mio re», è riuscito a scatenare… Come se non bastasse poi Carlo, impegnato a ricoprire al meglio il nuovo ruolo di re, pur sapendo bene di non poter più perorare con calore la causa ambientalista come faceva da principe, si è ritrovato a recitare un canovaccio che, pur contenendo un generico riferimento all’impegno «contro i cambiamenti climatici» e per «la tutela della biodiversità», fa capo all’azione di un governo – quello di Sunak – che appena in settembre ha annacquato alcune misure per l’ambiente.

Quei saluti della fanfara che tolgono Re Carlo dall’imbarazzo…

Insomma, se non proprio un supplizio, qualcosa che ci andava molto vicino… Così, hanno ipotizzato i più maliziosi, quando è arrivato il momento del congedo e i sovrani si sono accommiatati salutati dalla fanfara, quel sospiro trattenuto in aula avrà avuto modo di espletarsi una volta che, a bordo della carrozza, la coppia regale è tornata a palazzo, mentre i deputati si preparavano all’apertura del dibattito sulle misure governative annunciate dal Re. Un agio ritrovato che, come detto, neppure le coreografate proteste degli anti-monarchici che attendavano il passaggio della carrozza sulla via del ritorno sono riusciti a rovinare…

 

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