Il capo dell’intelligence israeliana vola in Egitto: Hamas diffonde il video di un ostaggio morto a Gaza (video)
Sono ore convulse nella trattativa per il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Una delegazione del governo d’Israele formata dai vertici della sicurezza ha lasciato il Cairo, diretta con un aereo privato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, dopo una breve visita in Egitto durata diverse ore. Il capo dello Shin Bet (agenzia di intelligence per gli affari interni israeliani), Ronen Bar avrebbe discusso con i funzionari egiziani dell’attuazione di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza, oltre che del dossier degli ostaggi detenuti da Hamas.
Si muove anche la Casa bianca
Si muove anche Washington. Il principale consigliere del presidente americano Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk, si sta dirigendo nella regione per colloqui con funzionari in Israele , Cisgiordania, Qatar, Arabia Saudita e altre nazioni, ha detto la Casa Bianca.
“La pressione operata sul terreno a Gaza dischiude nuove possibilità per un accordo sul rilascio degli ostaggi”. Lo ha affermato il ministro della difesa Yoav Gallant. ”Quando alcune settimane fa ho ordinato l’avvio della manovra terrestre – ha spiegato alla stampa – una delle ragioni era la necessita’ di esercitare pressione su Hamas. E questa pressione – ha aggiunto, rispondendo ad una domanda sulla missione al Cairo del Capo dei servizi segreti israeliani – accresce le possibilita’ ”. ”Se fossimo rimasti invece lungo le nostre linee originali – ha osservato Gallant – questa questione si sarebbe trascinata per molti anni”. Gallant ha precisato che le forze militari israeliane controllano la parte superiore e centrale del Nord della Striscia.
Chi era Noa Marciano, soldatessa in ostaggio a Gaza
In queste ore Israele è sotto choc per la morte di uno dei suoi ostaggi, secondo il video diffuso da Hamas. Noa Marciano, vedetta dell’esercito in una base vicino al kibbutz Nahal Oz, è stata ripresa dai terroristi durante la prigionia a Gaza quattro giorni dopo essere stata presa in ostaggio il 7 ottobre: un filmato girato poche ore prima del suo compleanno, il 12 di quello stesso mese.
“Mi trovo a Gaza, tutta Gaza è bombardata, sono qui già da quattro giorni e ci sono altri ostaggi. Potremmo morire a causa dei missili, per favore fermatevi. Le esplosioni sono vicine a noi”, dice la ragazza nel video diffuso dai terroristi palestinesi.
Nel filmato dopo il volto smarrito di Noa con la bandiera delle brigate di al-Qassam alle spalle seguono le immagini del suo cadavere disteso su un telo insanguinato. Hamas ha sostenuto che la giovane soldatessa è stata uccisa in un attacco aereo giovedì scorso ma l’esercito israeliano, che ne ha confermato la morte, ha aperto un’indagine sulle cause, definendo filmati come questo “forme inumane di terrorismo psicologico”. Il governo di Tel Aviv ha proibito la messa in onda del video: una censura che, nell’era del web, è parsa anacronistica e inutile.