Giorgia Meloni all’inaugurazione della mostra su Tolkien: “Una bella pagina di cultura” (video)

15 Nov 2023 20:01 - di Marta Lima

Una visita privata, con la sorella Arianna, poco prima dell’inaugurazione della mostra su Tolkien. Il premier Giorgia Meloni, in tailleur bianco, ha salito poco prima delle 17 di oggi le scale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma per fare il suo ingresso nelle sale dell’esposizione sull’autore tanto caro alla destra, alla faccia delle stupide polemiche alimentate dalla sinistra.

Meloni e la mostra su Tolkien: “Ho visto cose che conosco bene, è un’esposizione molto viva”

“E’ una bella pagina di cultura, una mostra molto bella e completa. Da persona che conosce abbastanza bene la materia ho visto molte cose che non conoscevo, una mostra molto viva che fa una ricostruzione molto bella non solo delle opere, che sono note, ma anche dell’uomo Tolkien”, ha commentato il presidente del Consiglio aprendo i battenti della mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore”, a 50 anni dalla sua morte. All’evento dedicato all’autore del ‘Signore degli anelli’ era arrivato, poco prima della premier anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, anch’egli accolto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

“Quando studiavo la Letteratura, a me piaceva molto scoprire e capire cosa ci fosse nella vita dell’autore, perché aiuta a leggere meglio le sue opere – ha sottolineato Meloni -. Questa è una mostra che, da questo punto di vista, fa un salto di qualità, per cui ringrazio il ministro Sangiuliano, la Galleria nazionale di Arte moderna di Roma e i curatori: è una bella pagina di cultura”.

Sangiuliano: “Attestato di stima da Meloni per me cosa più importante”

“Ringrazio la presidente del Consiglio, perché il suo attestato di stima è per me la cosa più importante”, ha detto il ministro Sangiuliano all‘Adnkronos, rispondendo così all’apprezzamento da parte della premier. Il ministro aveva promesso la visita della presidente nel giorno dell’inaugurazione, 15 novembre, e così è stato, come per l’arrivo del presidente del Senato Ignazio La Russa. La delegazione di Fratelli d’Italia ha così potuto ammirare manoscritti autografi, immagini rare, opere d’arte ispirate alle visioni letterarie di Tolkien, copie dei libri e delle varie edizioni della sua opera, vinili delle colonne sonore dei film o di musiche ispirate al Signore degli anelli. E ancora abiti di scena, un video di Pino Insegno, che al cinema prestò la voce ad Aragorn proprio ne Il signore degli Anelli, e un corridoio che ospita le testimonianze delle celebrità che hanno amato l’autore: da Barack Obama a Papa Francesco, da Paul McCartney a Ringo Star o Stephen King.

Dal premier parole sullo sciopero e sul Mes

C’è stato tempo, a fine visita, per qualche battuta sull’attualità politica da parte del presidente del Consiglio. In Parlamento il dibattito sul Mes “attualmente non mi pare che stia slittando. E’ all’ordine del giorno, è calendarizzato, vedremo”. Quanto alla ratifica del meccanismo europeo di stabilità “per me non è cambiato niente”, ha detto la Meloni, confermando di non aver cambiato idea sul Mes. A chi gli domandava se il dibattito sulla ratifica del Mes sbarcherà dunque settimana prossima in Parlamento, “i lavori parlamentari quelli sono – risponde – se la settimana prossima è calendarizzato la settimana prossima si discuterà”. E sullo sciopero, il premier ha chiarito: “La decisione di precettare è stata assolutamente condivisa sulla base di una indicazione che arrivava da un’autorità indipendente, non sulla base di una scelta politica. Sulla base di una scelta di mediazione tra due diritti che vanno entrambi garantiti. Non è intenzione del governo modificare la normativa sul diritto di sciopero. Credo che il vicepremier Salvini abbia fatto riferimento a un’indicazione che arrivava da un’authority indipendente, cioè cercare di mettere insieme il diritto allo sciopero con il tema dei servizi pubblici, del diritto dei cittadini. Ma non c’è, allo stato attuale, nelle intenzioni del governo modificare la normativa sul diritto allo sciopero”.

Nessuno scandalo per la nomina di Geronimo La Russa

La nomina di Geronimo La Russa al teatro Piccolo di Milano? “Francamente non conosco la vicenda, quale sia stato il modo con cui è accaduto. Io conosco Geronimo La Russa per essere una persona che ha fatto diverse cose nella sua vita e tendenzialmente non per indicazione del padre. Dopodiché, io capisco che possa generare polemiche, però penso anche che le persone, indipendentemente dal cognome che portano, debbano avere delle possibilità, altrimenti dovrei considerare che, per esempio, tutti quelli che hanno un cognome affine a un politico e magari lavorano nelle partecipate statali ci siano arrivati su raccomandazione”.

Il presidente del Senato: “Sono un tolkeniano della prima ora”

“Sono un tolkieniano della prima ora, comprai la prima edizione del Signore degli Anelli nel ’77. Qui ho incontrato un amico con cui comprammo la prima edizione nel 77, che poi aprì la strada al primo campo Hobbit. Il partito non era contrario, ma era tiepido. Tolkien adesso è parte della storia culturale della destra con la separazione tra bene male, non è di sinistra ma è vero che ha avuto fortuna ancche tra gli hippie. Comunque è un errore catalogare la cultura con un aggettivo. Il mio personaggio preferito del Signore degli Anelli? È Éowy”, ha detto Ignazio La Russa all’uscita della mostra.

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