Esplosione nella notte in un centro per migranti nel Viterbese: decine di feriti. La Procura apre un’indagine
Prima un’esplosione, poi il crollo: a San Lorenzo Nuovo, nel Viterbese, è venuta giù una struttura che ospitava un centro di accoglienza per migranti. All’interno c’erano 31 persone, tutte hanno avuto bisogno di soccorso medico e sono state portate in ospedale per accertamenti. Alcune sono in gravi condizioni. Nello specifico gli ospiti del centro erano 24 adulti e 7 bambini: secondo quanto emerso, la struttura ospitava famiglie. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno escluso che vi siano persone rimaste intrappolate sotto le macerie. I soccorsi sono stati immediati e hanno coinvolto anche le squadre Urban Search and Rescue (Usar) e le unità cinofile.
L’esplosione nel centro per migranti
L’esplosione, che testimoni hanno descritto come un boato che ha fatto pensare a un terremoto, è avvenuta intorno all’una di notte. Allo stato attuale non se ne conoscono le cause. Il sindaco Massimo Bambini, intervistato dall’agenzia di stampa Adnkronos, ha parlato dell’ipotesi di una fuga di gas, rimandando comunque alle indagini per il chiarimento su quanto avvenuto. Il presidente di Ospita srl, che gestisce la struttura, Giulio Cuore, ha però escluso l’ipotesi della fuga di gas, precisando che “nella struttura non si usa il gas e tutti gli impianti, sia per cucinare che per riscaldare, sono elettrici”. Cuore ha anche precisato che gli ospiti nella struttura erano “profughi ucraini e di diverse nazionalità”. La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo. Il pm di turno ha effettuato un sopralluogo. L’immobile sarebbe un ex capannone convertito in due unità abitative per i migranti. Sull’incidente indaga la squadra mobile di Viterbo e sono in corso i rilievi del caso.
L’intervento dell’elisoccorso: i feriti più gravi trasferiti anche a Roma e Siena
Il prefetto ha convocato d’urgenza una riunione del Coc, il centro operativo comunale per la gestione dell’emergenza. In supporto alle operazioni sono intervenuti anche i carabinieri di Lazio e Umbria ed è stata attivata la Protezione civile. Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso e i feriti, oltre che negli ospedali della zona, sono stati trasferiti anche Viterbo, Roma e Siena, dove secondo le prime informazioni sono arrivati i casi in codice rosso. Il presidente di Ospita srl, nel corso della mattinata, ha poi chiarito che, sebbene sullo stato di salute dei feriti le notizie siano “frammentarie, “la maggior parte degli ospiti è in fase di dimissione dagli ospedali”. E anche i bambini coinvolti sarebbero tutti “in fase di dimissione”.