Certificazione Ue per gli assorbimenti di carbonio: necessaria una valutazione preliminare

14 Nov 2023 11:19 - di Mauro Rotelli

Nel contesto della crescente urgenza di affrontare i cambiamenti climatici, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno presentato una proposta di regolamento che istituisce un quadro di certificazione dell’Unione per gli assorbimenti di carbonio. In questo senso, l’obiettivo dell’UE è quello di “espandere l’assorbimento sostenibile del carbonio e incoraggiare l’uso di soluzioni innovative per la cattura, il riciclaggio e lo stoccaggio di CO2 da parte di agricoltori, silvicoltori e industrie”*. Si tratta di un passo necessario e significativo verso l’integrazione dell’assorbimento del carbonio nelle politiche climatiche dell’UE.

Assorbimenti di carbonio, l’importanza dell’agricoltura

Questa iniziativa conferma l’importanza cruciale che agricoltura, gestione del suolo e gestione forestale sostenibile possono avere nella transizione climatica ed ecologica. La proposta, volta a promuovere gli assorbimenti di carbonio, rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione Europea.  Tuttavia, sarà fondamentale affrontare e chiarire una serie di questioni chiave emerse durante la valutazione nell’ambito della discussione parlamentare in fase ascendente, ossia prima della definitiva approvazione del provvedimento in sede europea.

Il compito della Commissione europea

La proposta di Regolamento indica che la Commissione Europea definirà aspetti essenziali del regime di certificazione tramite atti delegati. Tuttavia, è vitale circoscrivere e limitare l’ambito oggettivo di questi atti, definendo chiaramente i principi e criteri direttivi. È cruciale chiarire il rapporto tra gli assorbimenti certificati nel regime volontario proposto e gli obiettivi vincolanti stabiliti dall’Unione Europea con il pacchetto “Pronti per il 55%”. Inoltre è necessario che le definizioni di “gas ad effetto serra” e “assorbimenti di carbonio” siano allineate con le definizioni accettate a livello internazionale, specialmente quelle adottate dal Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico (IPCC), così come le metodologie di quantificazione degli assorbimenti devono essere basate su solide basi scientifiche, monitorabili e verificabili, in accordo con le linee guida dell’IPCC, evitando ulteriori oneri per le imprese agricole e forestali.

Minimizzare gli oneri amministrativi

Sarebbe auspicabile che in sede europea siano introdotte disposizioni che tengano conto delle specificità tra Stati membri, territori, regioni e aziende agricole, garantendo la sostenibilità economica e sociale del sistema. Infine, sarà essenziale minimizzare gli oneri amministrativi, specialmente per le piccole e medie imprese, così come far sì che le pratiche agricole a favore dell’assorbimento di carbonio dovrebbero siano incentivante in modo adeguato, andando oltre quanto già previsto dalla Politica Agricola Comune (PAC).

Raggiungere gli obiettivi climatici dell’Unione Europea

La proposta delle istituzioni europee rappresenta può rappresentare un passo determinante nel settore, per la lotta ai cambiamenti climatici. Tuttavia, è necessario considerare attentamente le condizioni e le osservazioni indicate al fine di garantire un sistema equo, efficace e sostenibile. La sfida di bilanciare obiettivi ambientali con la vitalità economica dei settori coinvolti richiede una ponderata attenzione a ogni dettaglio normativo europeo. Con il giusto bilanciamento, questa iniziativa potrebbe giocare un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione Europea e nell’indirizzare la nostra comunità verso un futuro più sostenibile e resiliente.

*fonte: Commissione europea, Certificazione degli assorbimenti di carbonio – norme dell’UE

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