“Benvenuti in Venezuela”: post delirante di Luca Bizzarri contro la Meloni. Demolito dai social

11 Nov 2023 14:57 - di Gabriele Alberti

Si ritorce contro al comico Luca Bizzarri il tweet su X in cui paragona gli “Appunti di Giorgia” a un stile politico da Venezuela, ossia da regime. Un commento che non fa onore all’intelligenza e si inchina al cattivo gusto e anche all’ignoranza (in senso etimologico) di chi non conosce lo stato del regime venezuelano in mano a Nicolàs Maduro. Il premier in serata aveva spiegato le ragioni dei provvedimenti presi dall’esecutivo in tema di finanziaria, migranti e riforme. Con lo stile colloquiale, dai propri canali social, modalità che ha scelto da quando siede a Palazzo Chigi. Uno stile diretto, sobrio, parla guardando in faccia gli italiani che dai social possono seguirla, conoscere; approvare o non approvare i singoli provvedimenti. Cosa ci si trovi di “venezuelano”, ossia di autoritario e dittatoriale in tale forma comunicativa solo il genio comico di Bizzarri potrà spiegarlo.

“Welcome to Venezuela”: Luca Bizzarri paragona Meloni a Maduro

Questo il post stroncato dagli utenti. “Nei posti normali (esistono?) ci sono i giornalisti che fanno delle domande. In Italia abbiamo ‘Gli appunti di Giorgia’ in cui da una stanza di Palazzo Chigi (quindi non da casa sua) Meloni fa un bel video di propaganda elettorale sul prossimo referendum costituzionale. Welcome to Venezuela“: questa la sparata con cui il comico ha chiuso il suo tweet. Va da sé che in tale modalità non è prevista una “tribuna politica” con i giornalisti. Né è vero che la premier si sottragga alle domande dei giornalisti. Al netto di qualche “laudatores” che plaude a Bizzarri e al suo “geniale” tweet, è prevalente la critica all’inopportunità e alla vacuità di quanto scritto.

I social fanno nero Luca Bizzarri: “Dov’eri con Conte e Draghi?”

“Ma quanto vi dà fastidio che Meloni abbia cambiato alcuni paradigmi della comunicazione pubblica?”, gli chiede un utente. Altri lo irridono chiedendogli se si sia svegliato ora: “Dov’eri gli anni passati?”. Ancora: “I giornalisti hanno mai fatto una domanda seria a Monti e a Draghi? Taci”. Parecchi follower fanno notare proprio lo stridente doppiopesismo: “Perché, le conferenze stampa di Draghi con i giornalisti erano un bell’esempio di contraddittorio?”. Già, lo ricordiamo bene, Bizzarri forse non era “collegato”. E poi cosa trova da ridire sugli “Appunti” ?,  ironizza un utente: “Un capo di governo che parla dalla sua sede istituzionale di quello che vuole fare. Ma che abominio…”.

“Magari in Venezuela avessero la Meloni”

E’ un continuum su X: “Si svegliano i libertari dopo avere applaudito Conte e Speranza che chiudevano una Paese dalla sera alla mattina. Gli stessi che poi applaudivano Draghi che rispondeva solo a domani  de gradite”. Insomma, il post di Bizzarri viene seppellito dalle critiche. “Eh magari in Venezuela  avessero la Meloni. Non morirebbero di fame a causa dei tuoi amici comunisti…”: è il giudizio politico di un utente che invita ad informarsi su paragoni impropri prima di scrivere. “Come rimpiangi i tempi in cui in sala stampa scattavano le standing ovations per Draghi con giornalisti in adorazione. O forse rimpiangi più i Dpcm di Conte”. Ti capisco…”. Infine: “Luchino prova con il Maalox. Non puoi andare avanti così per altri 4 anni”.

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