A volte ritornano: Vendola eletto presidente di Sinistra italiana. “Ho sentito il richiamo della foresta”

27 Nov 2023 8:16 - di Carlo Marini
Nichi Vendola

«Lo confesso: sento forte il richiamo della foresta. Torno alla politica attiva. Se l’estrema destra abita a Palazzo Chigi vuol dire che la sinistra è messa male, se metà degli elettori non vota vuol dire che anche la democrazia non sta tanto bene»: Nichi Vendola in una intervista a La Repubblica parla de neo presidente di Sinistra italiana. Dal congresso del partito riunito domenica a Perugia, con la conferma di Nicola Fratoianni come segretario, la novità del partito è l’usato sicuro: l’ex governatore della Puglia che aveva più volte detto di non voler tornare in politica.

Nel 2021 la condanna a 3 anni a 6 mesi per l’Ilva di Taranto

Il 65enne ex deputato di Rifondazione comunista e per dieci anni presidente della Regione Puglia, nel 2015 aveva passato idealmente il testimone a Michele Emiliano. Nel 2021, dopo la condanna in primo grado a tre anni e 6 mesi per il disastro ambientale dell’Ilva di Taranto, ha annunciato il suo ritiro dalla vita politica. Due anni dopo, il “rivoluzionario da salotto”, come lo definiva Armando Cossutta, ci ha ripensato. Conferma quindi la sua voglia di ricominciare. Di Giuseppe Conte, dice, “lo definirei un progressista moderato. Oppure un populista di centro”, mentre nel Pd “ora si tratta di cambiare musica. Certamente il linguaggio di Elly è distante anni luce dal politicismo asfissiante e dal riformismo senz’anima che ha portato il Pd a perdersi e a perdere. Ma a lei tocca un compito difficile, la sua e la nostra strada è tutta in salita”.

Nichi Vendola torna in politica: sarà il presidente del partito di Fratoianni

«Campo largo? Se partiamo dal camposanto dei diritti che sta costruendo questa destra, allora tutti dobbiamo sentire l’urgenza di costruirlo quel campo, con un confronto programmatico vero, non con un ping pong di slogan, ma poggiando insieme gli occhi sui dolori e le speranze del Paese. Con un cartello elettorale sulla paura del fascismo non si fa molta strada. Il punto è rimettere al centro la questione sociale e connetterla con i diritti», conclude Vendola. A 65 anni, dopo oltre 30 anni di vita politica, per dirla con un aforisma di Vittorio Gassman, “ha un grande avvenire dietro le spalle”.

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