Voto in condota, Valditara: “Deve contare, se sbagli paghi. La vecchia sospensione non serve”

21 Ott 2023 16:10 - di Sara De Vico

“Il voto di condotta deve contare. La scuola deve far capire che chi sbaglia paga”. Così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, intervenendo al festival ‘Luce!’ a Firenze. La linea è chiara. “Se ti sei comportato male devi capire che quel comportamento non è tollerato. In questo senso non serve a nulla la vecchia sospensione, perché se il giovane rimane a casa per dieci giorni è probabile che stia davanti alla playstation o per strada”.

Voto in condotta, Valditara: deve contare

Ci vuole più scuola – ha insistito il titolare del ministero di viale Trastevere – così dovrà approfondire i motivi per cui si è comportato male. E nei casi più gravi ci vuole consapevolezza di quanto sia importante far parte di una comunità”. Un argomento che ha visto il ministro impegnarsi in prima linea fina dalle prime settimane di governo.

Il merito non è elitario né antidemocratico

Anche sul merito nessun dubbio. “Il merito come lo intendo io è tutto fuorché elitario o antidemocratico. Basta leggere la riforma. Il merito non è raggiungere obiettivi astratti, altissimi, ma è tirar fuori il meglio di sé”. Riflettori puntati anche sul rinnovo dei contratti a proposito delle risorse stanziate nella manovra finanziaria. “L’idea è quella di dare tra fine novembre e dicembre ai dipendenti della scuola un anticipo sugli aumenti contrattuali”.

Ridiamo autorevolezza ai docenti

“Ridiamo autorevolezza ai docenti – ha aggiunto Valditara – introduciamo la cultura del rispetto a scuola. Dare autorevolezza passa anche dagli aumenti contrattuali. Cinque miliardi sono una cifra molto importante e solo per i dipendenti dello Stato. Era di tre miliardi e mezzo nella passata contrattazione”.

Istruzione professionale, serve più sicurezza

Infine un passaggio sulla riforma dell’istruzione tecnica professionale. Che vedrà una maggiore alternanza scuola-lavoro, con un potenziamento delle materie di base e una forte internazionalizzazione. “La riforma garantirà più sicurezza nell’alternanza oltre che una coerenza con l’offerta formativa”.

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