Violenza domestica sulle donne, FdI in campo con un ddl su prevenzione e informazione
Un disegno di legge che prevede una serie di nuove misure di contrasto alla violenza domestica sulle donne, puntando principalmente sulla prevenzione e su un cambio culturale rispetto al passato. E’ il tema del convegno organizzato da Fratelli d’Italia in Senato promosso dalla senatrice Susanna Donatella Campione che l’ha promossa insieme al collega di partito, senatore Gianni Berrino, mentre alla Camera il relatore è l’on. Ciro Maschio.
Violenza domestica, il convegno al Senato di Fratelli d’Italia
“Dobbiamo constatare – ha sottolineato il senatore Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali – che il fenomeno della violenza sulle donne è tutt’altro che stato sradicato nella nostra società e i dati ce lo dimostrano. Su mia iniziativa è stata istituita la Commissione bicamerale sul femminicidio che è già operativa, esiste già da tempo il Codice Rosso ma le misure esistenti non sono evidentemente sufficienti, ecco il perché ne servono altre. Le leggi penali servono a dimostrare il disvalore di determinati comportamenti e quindi, se necessarie, vanno approvate, e questo è lo scopo di questo nuovo disegno di legge sulla violenza domestica che intendiamo far approvare”.
Un fenomeno allarmante in Italia
“L’impegno di Fratelli d’Italia – ha spiegato la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino – non si ferma a un evento singolo, ma va avanti 365 giorni l’anno. FdI ha istituito il primo dipartimento sulla violenza sulle donne ben 10 anni fa. La violenza sulle donne è una questione endemica e i numeri non ci danno conforto. Ma il governo Meloni non si è fatto trovare impreparato e ha presentato su questo tema leggi adeguate, come la modifica al Codice Rosso. Ci siamo occupati anche di un’altra forma di violenza, quella economica, che si accompagna a quella domestica. Molte donne violate sono anche messe da parte dal punto di vista dell’indipendenza finanziaria. E su questo posso dire che una risposta importante è il ‘microcredito di libertà’. Un provvedimento poco conosciuto, ma importantissimo. Una donna può usufruire di benefit a costo zero per affrontare spese imminenti. O intraprendere un’attività imprenditoriale, ricevendo un prestito di 50mila euro dallo Stato a costo zero. Si danno soldi, a differenza del reddito di cittadinanza, a persone che vogliono riprendersi il futuro. E rispondere così a un atto che le ha colpite e che ha affossato loro l’orgoglio”.
“Fino ad oggi – ha evidenziato la senatrice Campione – si è puntato molto sulla repressione ma occorre avere di più l’obiettivo di concretizzare la prevenzione. Serve perciò partire dall’educazione al rispetto che è un problema universale, educazione al rispetto perché la violenza è un problema che ci riguarda tutti. E’ importante insegnare agli uomini a rispettare le donne ma anche insegnare alle donne a rispettare se stesse. Questo disegno di legge delinea anche la violenza assistita che riguarda i minori che assistono alla violenza in famiglia, come reato autonomo. E’ quindi necessaria l’educazione all’empatia e divulgare quei principi che trasmettano questo messaggio. La violenza domestica non ha un connotato sociale, spesso si manifesta sotto forma di quella economica in contesti agiati. Per tutti questi motivi, insieme ai colleghi del gruppo di Fratelli d’Italia, abbiamo deciso di presentare questa nuova proposta di legge”.
Dalla repressione alla prevenzione
“E’ sempre importante parlare del fenomeno dei femminicidi – ha osservato il senatore Marco Silvestroni. Come è importante parlare di prevenzione. E la prevenzione la fai con l’educazione, attraverso le scuole e le famiglie. La legge che presenta oggi la senatrice Campione ha tre pilastri: la prevenzione, appunto, la protezione e la certezza della pena. Ma un fatto che va sottolineato quando si parla di violenza domestica è l’empatia, un fenomeno di carattere culturale, ma anche civico, su cui tutti dobbiamo lavorare. Un altro aspetto sul quale vale la pena soffermarsi riguarda il coinvolgimento degli uomini quando si tratta di temi come il femminicidio, o le pari opportunità. Bisogna coinvolgere gli uomini: donne e uomini insieme che cercano di risolvere questo grave problema”.
Infine, per il senatore Berrino “occorre educare sin dalle medie, se non dalle elementari, al rapporto con l’altro sesso. Bisogna insegnare che la donna è il sesso da rispettare, che non è possesso o sottomissione. Il legislatore deve stare al passo con i tempi e affrontare i rapidi cambiamenti del nostro tempo. Basti pensare all’andamento della violenza all’interno delle baby gang che fra dieci anni si potrà trasformare in violenza domestica. Quindi serve convintamente puntare sulla prevenzione e questo disegno di legge punta esattamente su questo”.