Strasburgo, scivolone del Pd: mezzo partito vota la patrimoniale Ue, ma per fortuna non passa

4 Ott 2023 12:02 - di Elsa Corsini

La patrimoniale in salsa europea spacca la delegazione del Pd a Bruxelles. Che, ancora una volta, procede a ranghi sparsi. La ‘tassa sui ricchi’, proposta dal gruppo della Sinistra estrema al Parlamento europeo come emendamento al bilancio pluriennale dell’Unione, non passa. E il partito guidato da Elly Schlein si aggiudica un’altra gaffe.

Patrimoniale europea, lo scivolone dei dem

Metà dei parlamentari italiani dem e dei Verdi hanno sostenuto “fermamente” l’emendamento presentato dall’eurogruppo The Left. Che invitava la Commissione e gli Stati membri a introdurre un’imposta patrimoniale europea (da circa 200 miliardi). L’emendamento è stato respinto e il Pd si conferma, anche fuori dai confini nazionali, il partito delle tasse. La votazione in Aula fotografa bene la spaccatura del Nazareno. Con soli 132 eurodeputati (tra cui membri della Sinistra, dei Verdi e una parte dei Socialisti e democratici) a favore della patrimoniale e una larga maggioranza di 469 europarlamentari che boccia la proposta.

Pd spaccato, la tasse patrimoniale non passa

Un pezzo di Pd ha seguito la segretaria, mentre altri hanno fatto di testa propria, come avviene sempre più spesso al Parlamento di Strasburgo. Da Roma è caustico il commento di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “La sinistra sembra interessata solo a gravare ulteriormente i cittadini con tasse. Ma il loro tentativo di colpo di mano è fallito”.

FdI: l’ennesima gaffe della sinistra italiana

Non si sopisce mai la passione del Pd per le tasse e in particolare per la patrimoniale. “Non si spiega altrimenti – dice Michele Barcaiuolo, senatore di FdI – l’ennesimo voto di numerosi esponenti della sinistra italiana a favore di un emendamento dell’estrema sinistra alla relazione sull’aggiornamento del Quadro finanziario pluriennale. Che chiedeva di introdurre questo tipo di tassazione a livello europeo per generare un incasso di 200 miliardi. Con buona pace dei massimalisti socialdemocratici, questa proposta assurda è stata respinta con ampia maggioranza. Ciò che rimane è l’ennesima magra figura del Pd“-

Il Pd si conferma il partito delle tasse

Il voto fa a pezzi  l’immagine di un Pd moderato e riformista confermando la linea perdente, radicale e massimalista, impressa dalla Schlein. Anche la Lega ha respinto l’iniziativa della patrimoniale. E ha sottolineato come molti esponenti del Pd e dei Verdi abbiano sostenuto con passione l’emendamento proposto dall’estrema sinistra europea.

Strasburgo boccia l’emendamento della sinistra

Il finale è una doccia fredda per la sinistra amica delle tasse. L’aula di Strasburgo ha respinto l’emendamento. In questo momento di grave crisi economica la sola idea di aumentare le tasse sulla proprietà fa venire l’orticaria. Ma la gauche italiana non riesce a resistere alla tentazione dell’imposta patrimoniale sulle case dei presunti ‘ricchi’.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *