Piantedosi: «A Torino c’era chi aizzava i giovani contro la polizia, un noto centro sociale…»
Si poteva evitare la carica della polizia sui giovani manifestanti a Torino? «Certo che si poteva evitare, se chi fiancheggia certe manifestazioni evita di strumentalizzare i ragazzi e di aizzarli contro la polizia e contro le regole. Lì c’era per esempio un noto centro sociale di matrice anarchica che in qualche modo ha gestito l’ispirazione un po’ più animosa della situazione». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a “Piazzapulita” su La7. «Le forze di polizia garantiscono, in quell’occasione, la libertà di manifestazione del pensiero non solo di chi manifesta, ma anche di chi è oggetto dell’interesse di quelle persone. Alcuni si ripromettevano di vietare l’ingresso del Presidente del Consiglio dei Ministri a una manifestazione pubblica».
Piantedosi e la sicurezza nelle grandi città
«Il problema di sicurezza c’è ed è oggettivo, soprattutto per le grandi città e le aree metropolitane», dove si vanno ad addensare «una serie di problemi storici e anche più moderni», ha poi detto Piantedosi. Anche la percezione della sicurezza «non è un fattore secondario: quelli che si aggiungono all’oggettiva condizione di insicurezza sono fattori che preoccupano la popolazione, di cui ci stiamo facendo carico». Caivano? «È un quartiere che ci proponiamo che migliori, con la programmazione di un intervento incisivo in un contesto particolare, anche attraverso la creazione di punti di riferimento». (ITALPRESS)