Orge gay con Viagra nella diocesi: Papa Francesco accetta le dimissioni di un vescovo polacco

26 Ott 2023 18:48 - di Marta Lima
Papa Francesco ha accettato le dimissioni di un vescovo polacco la cui diocesi è stata scossa dalle notizie di un’orgia gay organizzata da un prete della sua diocesi nel suo appartamento, oltre che da precedenti episodi di violenza che hanno coinvolto il suo clero. Il Vaticano non ha spiegato il motivo delle dimissioni di Grzegorz Kaszak (nella foto in alto) da capo della diocesi di Sosnowiec, nel sud-ovest della Polonia, si legge sul Guardian.

Un prete organizzava le orge gay e non soccorse una persona: il vescovo paga per tutti

Uno dei sacerdoti è stato messo sotto inchiesta per aver presumibilmente organizzato un’orgia nel suo appartamento di Dąbrowa Górnicza, coinvolgendo un prostituto. Tomasz Zmarzly, il sacerdote della parrocchia della Beata Vergine Maria degli Angeli, è finito sotto inchiesta perché, nel corso del festino, un uomo ha perso i sensi dopo aver preso diverse pillole di un farmaco simile al Viagra. Il sacerdote si era però rifiutato di far entrare i paramedici per soccorrere l’uomo. Il pubblico ministero ha dichiarato che il sacerdote è sospettato di “mancata assistenza a una persona la cui vita è in pericolo”.

Nella diocesi anche un omicidio-suicidio

Ma questo non è stato il primo incidente che ha coinvolto il clero di quella diocesi. Nel marzo 2023, il cadavere di un diacono di 26 anni è stato trovato con ferite che fanno pensare a un omicidio. I procuratori locali dissero che era stato ucciso da un sacerdote di 40 anni che poi si era suicidato.

La difesa del vescovo Grzegorz Kaszak

Grzegorz Kaszak, 59 anni, che sovrintendeva fino ad oggi alla parrocchia del sacerdote coinvolto nello scandalo, ha dapprima detto di aver nominato una commissione “per spiegare urgentemente le circostanze della situazione”. Poi nei giorni seguenti, ha scritto una lettera ai sacerdoti dicendosi pronto ad “accettare le conseguenze” dello scandalo e sostenendo che nella diocesi di Sosnowiec “non c’è consenso al male morale”. Ha poi ringraziato i sacerdoti e le suore della sua diocesi e ha chiesto “a tutti di perdonare i miei limiti umani”.

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