Mes, il governo non molla: “Senza cornice è inutile parlarne”. Il Pd fa solo propaganda

30 Ott 2023 11:34 - di Alessandra Parisi

Sul Mes  (meccanismo europeo di stabilità) il governo tiene il timone a dritta. Nessun cambio di rotta in attesa che il Parlamento torni a esprimersi (a giugno ha approvato una sospensiva di quattro mesi).  Lo ha confermato la premier Giorgia Meloni da Bruxelles al termine dell’Euro summit lasciando la sinistra con le armi spuntate. “Io penso che dobbiamo stare alla posizione che la maggioranza ha espresso”. ha detto Meloni sottolineando che senza conoscere la cornice non sia utile porre la questione. “Quando abbiamo chiaro il quadro faremo le valutazioni più pertinenti. Lo dirà il Parlamento, non sta a me deciderlo”. Al pressing dei giornalisti Meloni ha risposto confermando che al vertice europeo non si è parlato di Mes. “Che richiama – ha sottolineato – i vecchi parametri del patto di stabilità”. Vecchi, appunto.

Mes, il governo: senza il quadro non si può valutare

Capitolo chiuso? Non per la sinistra. Elly Schlein continua a intonare la vecchia litanìa della credibilità internazionale. Che per mesi le opposizioni hanno cavalcato sperando di mettere in mora l’esecutivo.  “Trovo incredibile che questo governo non abbia ancora ratificato il Mes. Stanno aspettando soltanto l’Italia, è un fatto di credibilità internazionale”, ha detto due giorni fa la segretaria dem ospite dell’assemblea di Azione. “Chiedo al governo di abbandonare la sua demagogia da quattro soldi che ha impedito fino a qui la ratifica e seriamente pensi alla credibilità del Paese”. Parole smentite dai fatti visto che i vertici Ue in queste ore hanno ben altri dossier a cui pensare.

Sondaggio, gli italiano non conoscono il Mes

Anche i cittadini non mostrano particolare interesse né fretta sull’argomento. Quei pochi che sanno di che cosa si tratta dicono no alla ratifica del Mes. Da un recente sondaggio è emerso che il 33,5% degli italiani non sa di che cosa si stia parlando e come potrebbe essere utile al nostro Paese. Ma in termini numerici, solo il 38,9% dell’intero campione si dichiara favorevole alla sua ratifica.

 

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