Meloni in Mozambico e Congo: ecco perché la missione del premier ha un valore strategico

11 Ott 2023 18:15 - di Redazione
meloni congo

I migranti e la strategia di diversificazione energetica, con il ruolo dell’Italia come hub europeo, saranno al centro della visita del premier Giorgia Meloni, venerdì, in Mozambico e Congo. Il viaggio sarà anche l’occasione per rinsaldare il rapporto di fiducia con i leader dell’Africa subsahariana, nel solco del nuovo approccio con il Continente, “paritario” e “non predatorio”, al centro del Piano Mattei e illustrato dal governo con la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni di Roma.

Meloni in Mozambico e Congo

La missione, che inizialmente si doveva svolgere venerdì e sabato, è stata riprogrammata in un’unica giornata alla luce di quanto sta accadendo in Israele. Nell’agenda di Meloni c’è in primo luogo un incontro con il presidente della Repubblica del Mozambico Filipe Nyusi venerdì mattina, poi il premier si sposterà a Brazzaville per un faccia a faccia con il presidente della Repubblica del Congo Denis Sassou Nguesso. Della delegazione al seguito della presidente del Consiglio farà parte anche Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, azienda che opera in Mozambico dal 2006 e in Congo dal 1968.

L’impegno del governo per affrancare l’Italia dal gas russo

La visita nei due paesi cade proprio nel 70esimo anniversario della fondazione del “Cane a sei zampe” e si inserisce nel percorso di affrancamento dell’Italia dalla dipendenza dal gas russo dopo l’aggressione di Vladimir Putin all’Ucraina. Stando alle previsioni, l’Italia si appresta a ricevere dal Mozambico un miliardo di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) nell’inverno 2023-2024 e circa 4 miliardi di metri cubi nell’inverno 2024-2025. Dal Congo, invece, l’Italia riceverà fino a un miliardo di metri cubi di gas naturale liquefatto per l’inverno 2023-2024, e fino a 4,5 miliardi per il 2025-2026.

Una lunga storia di amicizia con i due Paesi

I due Paesi africani vantano legami storici con l’Italia. A Roma fu siglato il 4 ottobre 1992 il trattato di pace tra il governo del Mozambico e i ribelli della Resistenza nazionale mozambicana, che mise fine a 16 anni di guerra civile. All’intesa si arrivò grazie alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio. I rapporti tra Italia e Congo, invece, affondano le loro radici nel XIX secolo: basti pensare che la capitale del Paese, Brazzaville, fu fondata nel 1880 dall’italiano Pietro Savorgnan di Brazzà, da cui prende il nome.

Non solo business per Eni: i progetti a sostegno della popolazione locale

Cruciale il ruolo svolto dall’Eni nei due Paesi. In Mozambico, il 2011 e il 2014 la multinazionale italiana dell’energia ha scoperto risorse supergiant di gas naturale nell’Area 4, nel bacino di Rovuma, con volumi complessivi per circa 2.400 miliardi di metri cubi di gas. Eni è, inoltre, operatore del progetto Coral South Flng, il primo progetto che mette in produzione le risorse a gas del Mozambico e che fornisce oggi un importante contributo alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico a livello mondiale. Sulla base dell’esperienza sviluppata con Coral South, comprese quelle relative a costi e tempi di esecuzione, Eni sta lavorando a un secondo progetto di produzione e liquefazione di gas, Coral North, attraverso un Flng identico a quello già in operazione. In Mozambico l’azienda di Stato ha anche avviato numerose iniziative di sostenibilità e a sostegno della popolazione locale del Paese, soprattutto nella Provincia di Cabo Delgado. I principali settori di intervento sono l’accesso all’istruzione, l’accesso all’energia pulita, il supporto allo sviluppo agricolo e alla pesca, l’accesso all’acqua e il supporto emergenziale.

Il Congo ha una posizione centrale nella storia di Eni e nella strategia di crescita e diversificazione dell’azienda. Eni è presente nel Paese con attività di esplorazione e produzione sia onshore che offshore, per una produzione equity di circa 80mila barili nel 2022. L’azienda ha raggiunto nel novembre 2022 la decisione finale d’investimento per Congo Lng, il primo progetto per la liquefazione e l’export del gas del Paese, che vedrà l’installazione di due impianti galleggianti di liquefazione del gas naturale. Inoltre, nell’aprile 2023 ha inaugurato il Centro di eccellenza per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica di Oyo, sviluppato in partnership con la Repubblica del Congo e Unido per favorire la ricerca applicata e lo sviluppo di capacità nel campo delle energie rinnovabili.

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