Manovra, le associazioni di categoria a Palazzo Chigi: “Apprezziamo le priorità del governo per famiglie e imprese”

13 Ott 2023 21:05 - di Federica Argento
Manovra parti sociali

Il governo ha incontrato a Palazzo Chigi le parti sociali per un confronto sulla legge di bilancio. In vista dell’approvazione della manovra, attesa lunedì prossimo in Consiglio dei ministri assieme al documento programmatico di bilancio e al Dl fiscale, per l’avvio della legge delega. Con la premier Giorgia Meloni in missione in Mozambico e Congo, al vertice per il governo hanno presenziato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti; la ministra del Lavoro Marina Calderone e il titolare delle Imprese Adolfo Urso. L’incontro si è svolto in due sessioni nelle quali sono stati convocati i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Abi, Ania, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copragri, Alleanza Cooperative Italiane. A seguire, previsto un secondo incontro con i rappresentanti di Ance, Confimi Industria, Confapi, Confetra, Confedilizia, Confimprese Italia, Finco, Cisal, Confsal, Usb, Cida, Ciu, Confedir, Confprofessioni, Confeservizi, Confintesa.

Le priorità del governo

In particolare, il Governo ha posto priorità assoluta su redditi e pensioni più bassi per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione, sulla riduzione delle tasse attraverso la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo e l’anticipo della riforma dell’Irpef prevista dalla Delega fiscale, misure per la famiglia con incentivi per la natalità e le donne lavoratrici, risorse significative per il comparto sanitario e i rinnovi dei contratti del pubblico impiego scaduti da tempo. Uno scambio di vedute che si è svolto in un clima proficuo e costruttivo.

Confcommercio: “Appreziamo la conferma del taglio del cuneo per i redditi bassi”

”E’ chiaro che sono necessari ulteriori interventi e investimenti: in particolare sui temi del lavoro, del fisco e del credito, anche per favorire una maggiore crescita del Paese”. Lo afferma il vice presidente vicario di Confcommercio, Lino Enrico Stoppani. “Facciamo innanzitutto nostri i richiami degli organismi internazionali e del Governo al senso di sobrietà, prudenza e responsabilità nelle politiche di bilancio che l’attuale momento impone. Detto questo, apprezziamo la conferma del taglio del cuneo contributivo per i redditi più bassi; e l’attuazione della prima parte della riforma fiscale con la riformulazione delle aliquote Irpef”.

“Ci auguriamo che prosegua la riforma fiscale”

Ci auguriamo pertanto che proseguano gli interventi di riforma del sistema fiscale; con ulteriori misure di riduzione del carico impositivo, di contrasto all’evasione e all’elusione; di semplificazione degli adempimenti; e con l’introduzione del concordato preventivo biennale e dell’Iri per gli utili reinvestiti in azienda”. Prosegue Stoppani: in materia di lavoro ”auspichiamo interventi di detassazione degli aumenti derivanti dai rinnovi nazionali dei contratti collettivi; una valorizzazione e incentivazione del welfare privato sui temi della previdenza e della sanità integrativa ;favorendo una maggiore integrazione tra sistema pubblico e privato; un adeguamento strutturale della soglia di esenzione dei fringe benefits e, in materia di ammortizzatori sociali, un giusto equilibrio tra contribuzione e prestazioni effettive perché il nuovo regime ha portato ad un aumento degli oneri soprattutto per le imprese del terziario di mercato”.  E’ chiaro comunque “che le prospettive di crescita dipenderanno molto dalle riforme e dagli investimenti programmati nel Pnrr per il quale è fondamentale contrastare la filiera del ritardo”.

Ugl: “Tre milardi previsti sulla Sanità sono un buon segno”

Dalla manovra 2024 ”ci aspettiamo il recupero delle potere d’acquisto delle pensioni, degli stipendi, del taglio dei cuneo fiscale, del mantenimento delle perequazioni sulle pensioni. Si dice che ci siano tre miliardi sulla sanità, e questo è un buon segnale: per il resto vedremo come e quanto a debito e quanto altro andrà in sociale”. Lo afferma il segretario dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.

Confesercenti: “Positivo lo sforzo del governo di rendere strutturale il taglio del cuneo”

Su questa lunghezza d’onda Confesercenti: “Valutiamo positivamente lo sforzo di rendere strutturale la riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 28-35mila euro: un intervento che ne segue altri realizzati negli anni trascorsi e che andrà proseguito”. L’auspicio è che il governo liberi nella Manovra “risorse per le famiglie, a partire da quelle a reddito più basso; soprattutto in un momento in cui si riaffacceranno incrementi del costo delle utenze domestiche, in particolare energetiche. Ma andando oltre la logica congiunturale”. Anche Confesercenti valuta positivamente il lavoro del governo Meloni in materia fiscale: ”Sarebbe anche positivo -secondo l’associazione- l’avvio di un primo modulo della riforma fiscale: con accorpamento dei primi due scaglioni di reddito assoggettato all’Irpef (fino a 15mila euro e da 15 a 28mila euro) nell’unica aliquota del 23%. A nostro parere sarebbe poi importante approfondire la riflessione sulla detassazione degli incrementi retributivi contrattuali; sempre nell’ottica di ridurre, in via generale l’imposizione fiscale sui redditi da lavoro che costituirebbe un ulteriore tassello del disegno di liberare risorse per le famiglie e i consumi”.

Confartigianato: “Apprezziamo le priorità del governo per famiglie e imprese”

Arrivano poi i “desiderata” di Confartigianato: “Abbiamo ben chiaro – sottolinea il presidente Marco Granelli – che gli ‘spazi di manovra’ della legge di bilancio sono ristretti. E ispirati alla prudenza e alla tenuta dei conti pubblici. Apprezziamo lo sforzo del Governo di concentrarsi su alcune priorità per imprese e famiglie, mantenendo la barra dritta sulle regole di bilancio europee. Ma, nonostante i vincoli e i ‘sentieri stretti’ in cui dobbiamo muoverci, non può e non deve mancare l’impegno ad alimentare la fiducia delle imprese e le condizioni per la ripresa. Serve uno sguardo ampio e lungo e un’azione su più fronti e con molteplici strumenti, che vanno dalla legge di bilancio fino all’attuazione della riforma fiscale e alla realizzazione del Pnrr”. Al primo posto degli obiettivi su cui, secondo il Presidente di Confartigianato, “occorre concentrare gli sforzi c’è il capitolo lavoro: sia per recuperare potere di acquisto ai redditi erosi dall’inflazione; sia per creare le condizioni di una crescita non soltanto quantitativa, ma anche di qualità dell’occupazione. Alle imprese mancano i lavoratori, quindi occorre investire sulle competenze professionali, con un nuovo rapporto scuola-mondo delle imprese, e potenziare l’apprendistato professionalizzante come fondamentale canale incentivato di ingresso nel mondo del lavoro”.

 

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