Mannheimer: “Il centro non ha futuro, Meloni può sedurre gli elettori di Renzi e Calenda e arrivare al 35%
L’ipotesi è suggestiva, ardita forse, ma non inverosimile. Il centro dello scacchiere politico ha ben poco da sedurre. In una politica polarizzata tra chi è pro e chi è contro il governo Meloni il fantomatico terzo polo rincorso a fasi alterne da Matteo Renzi e Carlo Calenda non ha grandi spazi. Neppure per quella fetta di elettorato (tra il 10 e 20%) moderato che si considera di centro.
Mannheimer: il centro non ha spazio politico
L’analisi ineccepibile è del sondaggista Renato Mannheimer che, intervistato dall’Adnkronos, si lascia andare a scenari possibili, che poggiano sulle continue liti, anche a livello parlamentari, tra Italia Viva e Azione dopo il divorzio. Che – spiega -“stanno portando l’elettorato ad allontanarsi”. “Secondo i nostri sondaggi, ad oggi Azione si assesta al 4,1 per cento, Iv al 2,8. La somma fa 6,9%, dato ormai stabile da diverse settimane. Peccato, perché insieme Azione e Italia viva sarebbero potuti arrivare al 10%. Invece così è possibile che diminuiscano ancora”. Non è escluso che Renzi e Calenda, che avrebbero potuto fare una campagna elettorale insieme, assisteremo ad ulteriori cali di consenso. A vantaggio di chi? “Forse di Forza Italia, che oggi si attesta al 7 per cento, dove si dirigeranno gli ex elettori di centro, portandola all’8%”. Ma c’è dell’altro. Gli elettori di centro, delusi, potrebbero guardare a destra, al partito del premier.
Gli elettori di centro potrebbe andare con Meloni
Dopo lo spartiacque delle elezioni europee sarà Giorgia Meloni a dare le carte. “La legislatura breve mi sembra un programma ardito, ma Meloni è abituata alle cose ardite. Potrebbe inglobare e allargare Fdi ed ambire al 35%”. Insomma non è da escludersi secondo Mannheimer che la leader di FdI voglia tornare al voto per rosicchiare voti al centro orfano di leader. Prendendo dal centro, da Fi e da Lega che adesso arranca, posizionandosi sotto il 10%. “L’immagine di Meloni – conclude il sondaggista – che in questo momento ha grande popolarità e consenso elettorale, ormai non è più infatti associata all’elettorato di destra ma di centrodestra. Fatto che potrebbe aiutarla a prendere voti dal centro”.
E Per di Bonetti e Rosato? “Non ci si capisce più niente: sono manovre individuali legate all’ambiente politico romano che sul grande elettorato non hanno alcun effetto, nonostante siano personaggi noti.