La retromarcia di Matteo Renzi: «Pronto a fare una lista insieme a Calenda per le Europee»
«Dicono che noi abbiamo voluto far fuori il Terzo Polo. Noi siamo pronti anche domani a fare una lista insieme. Non perché vogliamo prendere l’1% in più ma perché nel contesto internazionale attuale far prevalere le ragioni personalistiche della dinamica dell’invidia è una follia. C’è bisogno di politica, chi dirà di “no” a una scommessa politica si assumerà la responsabilità». Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, all’incontro di apertura della sua campagna elettorale per le Europee 2024 a Milano. «Il centro che noi immaginiamo non è un luogo della nostalgia ma luogo dove l’Europa viene ripensata e cambiata», ha sottolineato poi.
Renzi: il salario minimo? La Cgil disse no…
«Il salario minimo è una proposta che facemmo noi nel 2018. La Cgil disse di “no” perché la Cgil ha questa caratteristica, quando qualcosa la dice Renzi è sbagliata. La cosa mi inquieta perché ritengo la Cgil quella organizzazione sindacale che si scaglia congro Jobs Act e poi licenzia le persone facendo finta che nessuno se ne accorga perché c’è una connivenza nei media. Il salario minimo, che riguarda una piccola fetta di persone, è un principio giusto che va affrontato abbassando le tasse alle imprese. Invece nella legge proposta da Giuseppe Conte si dice che il salario minimo porta all’aumento delle tasse». (ITALPRESS).