È morta Armita Geravand, la 16enne iraniana aggredita dalla polizia morale perché senza velo

28 Ott 2023 10:40 - di Luciana Delli Colli
armita

È morta dopo 28 giorni di agonia Armita Geravand, la 16ene iraniana finita in coma dopo uno scontro con una guardia della polizia morale nella metropolitana di Teheran perché non portava il velo. Il 22 ottobre era stata diffusa la notizia della morte cerebrale. La notizia del decesso è stata diffusa dall’agenzia di stampa statale Irna. Armita subisce così, ormai ufficialmente, la stessa sorte di Mahsa Amini, la 22enne diventata simbolo della rivolta delle donne iraniane, morta nel settembre del 2022 dopo l’arresto da parte della polizia morale, perché non indossava correttamente il velo.

Armita Geravand morta dopo 28 giorni di agonia

A denunciare l’aggressione di Armita, avvenuta il primo ottobre, era stata l’associazione curda per i diritti umani Hengaw, che aveva anche diffuso una foto della ragazza in ospedale. Il regime, di fronte all’ondata di indignazione per il caso, ha sempre negato l’aggressione della polizia morale che ha provocato la caduta e il trauma cranico di Armita, sostenendo la tesi di una caduta a seguito di un calo di pressione. Gli stessi genitori di Armita erano apparsi in video sostenendo questa ricostruzione e il sospetto è che abbiano subito pressioni dal regime. Un video delle telecamere della metropolitana, infatti, mostra la giovane entrare nel vagone senza problemi, per poi essere tirata fuori svenuta e infine portata via dai sanitari.

La richiesta di un’inchiesta indipendente su questa nuova Mahsa Amini

Diverse associazioni per i diritti umani, denunciando l’uso della coercizione sulle famiglie delle vittime, hanno sollecitato all’Onu un’inchiesta indipendente, chiedendo alle Nazioni Unite di esercitare pressioni sull’Iran affinché l’accetti.

 

 

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