Calandrini (FdI): “Zes occasione unica per il sud”. Pedrizzi: “Serve un piano B per Latina e Frosinone”
“Il testo relativo alla Zes Unica, dopo l’approvazione di alcuni emendamenti in Commissione Bilancio alla Camera che riguardano più che altro la governance della nuova struttura che gestirà la Zona Economica Speciale e la possibilità di istituire zone franche doganali intercluse, arriverà praticamente blindato in Aula. La possibilità che le province di Latina e Frosinone vengano inserite nella Zes che prenderà il via il prossimo 1° Gennaio appare quindi ormai più che remota. Chiederò nelle prossime ore un incontro con il Ministro Fitto, il Governatore del Lazio Francesco Rocca e i Parlamentari rappresentanti del Lazio, per studiare insieme quelle soluzioni più idonee a calmierare eventuali effetti negativi per i territori della Regione confinanti con la nuova Zes Unica”. Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio, che fa chiarezza sulle richieste arrivate dal presidente della Regione Lazio e da molti esponenti politici dell’agro-pontino per un allargamento dei confini della Zes.
Calandrini (FdI): “La Zes può far decollare il sud”
“Bisogna partire da un presupposto: la Zes Unica rappresenta un’occasione irripetibile per il Sud Italia ed è uno strumento che va oltremodo difeso, frutto di un lavoro certosino del Ministro Fitto. D’altra parte l’esclusione delle province di Latina e Frosinone, così come si evince dopo l’approvazione del Decreto Sud, impone un’azione volta a contrastare eventuali distorsioni nel mercato locale. Gli strumenti ci sono. Di concerto con il Ministro Fitto andranno varate anche possibilità di investimenti specifici soprattutto per le province di Latina e Frosinone. L’importante -conclude- vista l’imminente entrata in vigore della Zes, è agire velocemente e in modo compatto, senza contrapposizioni di carattere partitico che rischiano soltanto di penalizzare i nostri territori”.
Pedrizzi: “Investire sui poli industriali di Latina e Frosinone per creare distretti”
Il senatore Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Tesoro di Palazzo Madama, in merito alla lettera inviata dal presidente della regione Lazio Rocca al ministro del Sud, con delega al Pnrr, Raffaele Fitto, sulla necessità di estendere le Zes, oltre che alle otto regioni meridionali anche alle province di Latina e Frosinone, sviluppa alcune riflessioni.
“In questa zona dell’Italia centro-meridionale alcuni comparti produttivi che esistono e vivono di ricerca e di export, sono polmoni economici per l’intera regione e per una parte molto ampia del Paese, se si considerano il volume di fatturato, la capacità di investimento e l’indotto che generano a cascata. Per questo – spiega- a prescindere dalla creazione delle Zes, su cui pende la Spada di Damocle dell’Europa, dovremmo essere però pronti, con un piano B, a creare veri e propri ‘distretti industriali’, partendo da questi poli: il farmaceutico, primo per export della regione (12,6 miliardi) e per crescita (+9,5 miliardi dal 2008 ad oggi)”. Divenuti “distretti”, spiega Pedrizzi “potrebbero essere sostenuti con misure mirate, anti-burocrazia e di privilegio fiscale, in grado di aiutare queste imprese impegnate a vincere la battaglia in un’economia globalizzata che la guerra e la concorrenza sleale, così come il dumping sociale rischiano di penalizzare”.