Bloomberg prende atto della centralità del governo Meloni: cerca un giornalista “killer” per seguirlo

4 Ott 2023 18:51 - di Natalia Delfino
bloomberg governo

Bloomberg cerca in Italia un giornalista che segua passo passo l’attività del governo Meloni. Fin qui, nulla di sorprendente. È, anzi, quasi scontato che un grande network internazionale si interessi, tanto da decidere di assumere una figura dedicata, a un esecutivo e un premier che sempre di più stanno emergendo con un ruolo leader sullo scenario globale. A rendere la richiesta un tantino bizzarra sono, invece, le premesse e i requisiti indicati: “Dovrai coprire tutti gli aspetti della politica italiana, mentre il governo Meloni inizia a mostrare le sue caratteristiche populiste e mettere alla prova la pazienza degli investitori”, è la prima spiegazione dell’application, che prosegue chiarendo che ci si aspetta che il giornalista sviluppi “scoop in grado di smuovere il mercato”.

La richiesta di sviluppare scoop in grado si smuovere il mercato

Insomma, da un lato c’è il dato dell’estrema attenzione riservata al governo Meloni dai maggiori player mondiali dei diversi ambiti, dall’altro sorge il sospetto che questa attenzione possa essere tutt’altro che neutra. Affaritaliani, per esempio, parla di “complotto contro Meloni” da parte del network che “assume un giornalista killer”. Rimanendo all’annuncio di Bloomberg, il cronista in questione, che farà base su Roma, dovrà “attingere alle fonti per dare notizie su come la politica del governo influisce sui mercati finanziari e sull’economia e spiegare con chiarezza l’importanza delle notizie sia all’utente specializzato sia al profano ben informato”. E dovrà sviluppare queste fonti “per generare scoop intelligenti, di grande impatto e market-moving“. Inoltre, dovrà “approfondire storie più lunghe che inseriscono gli scoop in un contesto più ampio”.

Anche Bloomberg prende atto della centralità del governo Meloni

Insomma, par di capire che questi scoop dovrebbero essere capaci di “influenzare il mercato” e non solo. Un’indicazione che, in effetti, può far suonare qualche campanello d’allarme, nell’ambito di altre mansioni che appaiono almeno formalmente più neutre come interagire con i vari canali Bloomberg, rappresentare il network sulle altre tv e “collaborare con i colleghi degli oltre 120 uffici Bloomberg in tutto il mondo”. Certo, Bloomberg qualche segnale su certi mal di pancia provocati anche oltreoceano da un governo che risponde solo al mandato popolare lo ha già dato, ma un eventuale tentativo di condizionare mercati e investitori attraverso questa strada appare un piuttosto goffo, tanto più che entrambi finora hanno dimostrato ampiamente di fregarsene di certe narrazioni. Così, tra le tante ipotesi che si possono fare intorno allo strano annuncio di Bloomberg, torna in mente quel vecchio motto: bene o male, purché se ne parli. E, a quanto pare, anche gli americani adesso prendono atto del fatto che bene o male, ma devono comunque parlare del governo Meloni.

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