Biden a Netanyahu: “Saremo sempre al vostro fianco”. E scagiona Israele sull’ospedale di Gaza

18 Ott 2023 13:29 - di Sveva Ferri
biden netanyahu

L’abbraccio con Benjamin Netanyahu all’aeroporto Ben Gurion, poi il punto stampa congiunto prima dell’avvio del colloquio. È iniziata così la visita di Joe Biden a Tel Aviv, con la quale il presidente americano ha voluto mostrare tutta la vicinanza degli Usa a Israele e assicurare personalmente che Washington si adopererà perché abbia “tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi”. Ma Biden ha voluto rivolgere anche un pensiero ai civili palestinesi, le cui vite vanno “salvate”, e alle vittime dell’esplosione all’ospedale di Gaza, che – ha chiarito – non ritiene causata da un attacco di Israele, ma “dell’altra parte”.

La Casa Bianca: “Il presidente sentirà telefonicamente Abbas e al-Sisi”

A visita iniziata, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby citato dal Washington Post, ha inoltre fatto sapere che, sebbene il vertice di Amman, in Giordania, sia saltato proprio a causa dell’esplosione all’ospedale di Gaza, Biden avrà comunque un colloquio telefonico con il leader dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas e con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi durante il volo di ritorno a Washington da Tel Aviv.

Biden a Netanyahu: “Faremo in modo che Israele abbia tutto ciò che serve per difendersi”

“Gli Usa sono in lutto con Israele”, ha detto Biden nel corso del punto stampa con Netanyahu. “Volevo essere qui oggi perché il popolo israeliano e il popolo del mondo devono sapere da chi parte stiamo”, ha aggiunto, assicurando che gli Usa “faranno in modo che Israele abbia tutto ciò di cui ha bisogno per difendersi”. ”Settantacinque anni fa i vostri fondatori hanno dichiarato che questa nazione sarebbe stata basata sulla libertà, la giustizia e la pace. Gli Usa sono al vostro fianco nella difesa di questa libertà, nel perseguire la giustizia e nel sostenere la pace. Saremo al vostro fianco oggi, domani e sempre. Ve lo promettiamo”, ha detto Biden.

Le parole sull’ospedale di Gaza: “Da quello che ho visto, non è opera di Israele”

Il presidente Usa, quindi, si è detto “molto rattristato dall’esplosione nell’ospedale” di Gaza nel quale sono morte centinaia di persone. “Da quello che ho visto, sarebbe stato fatto dall’altra parte e non da Israele”, ha proseguito, sottolineando che “ci rattrista che molti palestinesi siano rimaste vittime”. “Stiamo incoraggiando la capacità di salvare vite”, ha chiarito il presidente americano, affermando che “Israele come gli Stati Uniti hanno dei valori, come le altre democrazie. E bisogna agire in base a questi valori”, per “prevenire ulteriori tragedie che implichino civili”. Un obiettivo al quale Washington sta lavorando ”con i partner nella regione”.

L’indiscrezione sugli attacchi israeliani a Gaza sospesi durante la visita

Secondo l’emittente televisiva Kan, che ha citato una fonte della sicurezza israeliana che è voluta rimanere anonima, alle Forze di difesa israeliane (Idf), che proprio oggi hanno annunciato la creazione di una zona umanitaria a Gaza, sarebbe stato chiesto di non colpire obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza durante la visita di Biden, mentre l’Idf continuerà a contrastare i razzi lanciati da Gaza e i terroristi.

Biden: “Hamas non rappresenta il popolo palestinese. È peggio dell’Isis”

“Hamas – ha detto ancora Biden – non rappresenta tutto il popolo palestinese” e, anzi, “ha sempre portato sofferenza” al popolo palestinese. E, ancora, i miliziani di Hamas “hanno commesso delle atrocità che fanno sembrare l’Isis forse più ragionevole. Hamas ha massacrato oltre 1300 persone, inclusi 31 americani. Hanno preso tantissimi ostaggi, anche bambini. Immaginate questi bambini che si erano nascosti dai terroristi, cosa hanno passato è ben oltre la mia capacità ci comprendere”.

Netanyahu: “Il 7 ottobre sarà noto come giorno dell’infamia: è stato 20 volte l’11 settembre”

“So che lei condivide la nostra rabbia e la nostra determinazione a portare gli ostaggi a casa”, ha detto poi Netanyahu, ricordando che durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre sono stati uccisi “1.400 israeliani” e questo “in un Paese dove ci sono meno di 10 milioni di persone”. Date le proporzioni, ha detto il premier israeliano, “sarebbe come uccidere 50mila americani in un giorno, 20 volte l’11 settembre”. “Il 7 ottobre sarà un giorno noto per l’infamia”, ha commentato Netanyahu, aggiungendo che “è davvero, davvero commovente la visita del presidente americano in tempo di guerra”. Quindi, ringraziando Biden a nome di tutto il popolo israeliano per la visita, per il suo “impegno personale a sostegno di Israele” e per “essere a fianco di Israele oggi, domani e sempre”, Netanyahu ha sottolineato che “dobbiamo unirci per sconfiggere Hamas”. “Israele è unito e sconfiggeremo Hamas e sradicheremo questa minaccia dalle nostre vite. Le forze della civiltà prevarranno per il nostro bene, il vostro bene, per la pace e la sicurezza nella regione e nel mondo”.

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