Allarme cimici anche in Italia: contro quelle asiatiche si valuta l’impiego delle vespe samurai
Dopo gli allarmi in Francia e le segnalazioni a Milano è sempre più emergenza cimici. Come spiega l’entomologo Francesco Nugnes, dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Portici (Napoli) la «cimice dei letti è effettivamente più diffusa e in questo periodo ne abbiamo avuto la prova: si è “meritata” anche molte pagine di giornali».
Alla diffusione di cimici e acari, spiega il professor Nugnes «contribuisce sicuramente il comportamento, che si riscontra in alcune città, di recuperare vecchi arredi o addirittura materassi buttati via, ma poi portati in altre case, diffondendo così l’infestazione. Quando invece si va in un albergo che non conosciamo, il consiglio è guardare gli angoli dei materassi per vedere se ci sono piccole macchie scure (tracce delle feci di cimici) che denotano la presenza di eventuali infestazioni».
Contro l’invasione delle cimici asiatiche, in particolare nella provincia di Viterbo, alla Regione Lazio si è tenuta lunedì 16 ottobre l’audizione di produttori, sindaci, associazioni di categoria e tecnici. «Questo insetto spiega la presidente della commissione Ambiente, Valentina Paterna – può infatti attaccare 300 diverse piante e può infestare anche altre zone laziali e della provincia di Viterbo. L’Unitus ha fatto sapere di essere a disposizione con un pool di esperti per sviluppare dei programmi tecnici e approfondire il tema, oltre che per sviluppare sistemi di controllo e contenimento. La Regione ha intenzione di intervenire nel breve periodo e sta prendendo in considerazione anche il lancio di un antagonista biologico per combattere la cimice».
Parigi infestata dalle cimici, il parassita è sbarcato anche in Italia
Diverso il problema delle cimici dei letti, diventata una propria emergenza internazionale. Nome scientifico: Cimex lectularius. Piccola, ma invadente e difficile da ‘sfrattare’, la cimice dei letti sta seminando una certa dose di panico in Francia. Sui social fioccano foto e video di avvistamenti in hotel, ma anche sui sedili di autobus e metro, treni ad alta velocità e all’aeroporto Charles de Gaulle. Il parassita sembra amare la vita all’ombra della Tour Eiffel e Parigi sta tentando di correre ai ripari. Ma poiché l’insetto, che ha le sembianze di una blatta marrone o nera, ma in versione micro, è un vero ‘globetrotter’, amando viaggiare a bordo delle valigie, l’ansia dei cugini d’Oltralpe ha valicato i confini. Seguendo le gesta di questi viaggiatori invisibili sui social, se ne segnala anche l’arrivo a Milano in treno. Non è certo il loro ‘primo sbarco’ in suolo tricolore, però. Negli anni, rileva Celeste, “c’è stato un crescendo del fenomeno a Milano, ma graduale. Senza picchi”. Neanche in corrispondenza di maxi eventi di massa come Expo 2015, che avrebbero lasciato presupporre un rischio aumentato visti i milioni e milioni di persone che hanno visitato in pochi mesi la metropoli da tutto il mondo.