Riapre al pubblico dopo 50 anni la Domus Tiberiana. Sangiuliano: “Risultato storico”

21 Set 2023 9:33 - di Angelica Orlandi
Domus tiberiana Sangiuliano

Il Parco archeologico del Colosseo apre al pubblico la Domus Tiberiana, a distanza di quasi 50 ann. L’insorgere dei gravi problemi strutturali  ne avevano determinato la chiusura e  importanti interventi di restauro. La grandiosa residenza imperiale, estesa per circa 4 ettari sul colle Palatino, si affaccia sulla valle del Foro Romano con poderose arcate su più livelli, immagine iconica di quest’angolo della città antica. Con l’apertura del palazzo viene ripristinata la circolarità dei percorsi tra Foro Romano e Palatino, attraverso la rampa di Domiziano e gli horti farnesiani: il visitatore, che entra nel palazzo percorrendo la via coperta nota come Clivo della Vittoria, avrà cosi la percezione dell’antico cammino percorso dall’imperatore e dalla corte per raggiungere la grandiosa residenza privata.

Riapre dopo 50 anni la Domus Tiberiana

“Oggi questo parco archeologico, che ha già fatto passi da gigante negli ultimi anni, si arricchisce di una nuova entità. Che è stata inibita a generazioni di visitatori – sottolinea il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, presente alla inaugurazione -. Questa apertura consente anche di ricostituire la circolarità di grande pregio fra il Palatino e il Foro Romano”. Per il titolare del Mic “dobbiamo tutti essere orgogliosi di questo monumento; all’interno di un parco archeologico del Colosseo che sta registrando numeri eccezionali. Oltre a essere un punto importante della nostra geografia identitaria. Noi ci investiremo sempre più risorse – promette- ; anche inserendo nuove tecnologie per accrescere la qualità dei servizi che vengono forniti ai visitatori; e utilizzando al massimo la multimedialità per renderlo sempre più appetibile e fruibile”.

Domus Tiberiana, Sangiuliano: “Dobbiamo essere orgogliosi di questo monumento”

“Imago imperi” è il titolo dell’allestimento museale, che si articola nei 13 ambienti che si aprono lungo il percorso: l’ambizione è quella di raccontare la storia del monumento nei secoli.  Se infatti la denominazione Domus Tiberiana, nota dalle fonti, rimanda all’imperatore Tiberio; le indagini archeologiche hanno dimostrato che le fondamenta del palazzo sono state gettate da Nerone. Precisamente in un momento successivo all’incendio del 64 d.C.: ovvero contestualmente all’edificazione della Domus Aurea, in continuità con le più antiche dimore aristocratiche.

Trasformazioni sotto gli imperatori Domiziano e Adriano

Successive trasformazioni – riporta l’Agi–  in particolare ad opera degli imperatori Domiziano ed Adriano, hanno ulteriormente ampliato la dimora. La residenza ha continuato a vivere fino in età tardo-antica. Dopo un periodo di abbandono, nella metà del Cinquecento i Farnese l’hanno inglobata negli horti. Oggetto di scavi ininterrotti e di restauri già a partire dal XIX secolo, la Domus Tiberiana era stata aperta alla pubblica fruizione dall’archeologo Pietro Rosa, contestualmente al primo Museo Palatino. In questi anni recenti la Domus Tiberiana è stata oggetto di importanti lavori di scavo e restauro volti alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione di un organismo architettonico tanto complesso quanto inizialmente a rischio per i gravi dissesti statici e geotecnici delle imponenti strutture, ora sanati.

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