Padel, è boom: campi più che triplicati. Ma gli infortuni sono dietro l’angolo: l’esperto spiega come tutelarsi

18 Set 2023 11:15 - di Redazione
padel

È ormai lo sport del momento e anche i numeri lo certificano: in Italia solo nell’ultimo anno i campi da Padel sono più che triplicati, passando dai 1.800 del 2022 ai 6.470 di gennaio di quest’anno, con oltre un milione e 200mila appassionati che lo praticano, secondo il Global Padel Report, pubblicato da Monitor Deloitte e Playatomic. Ma, per quanto semplice appaia, anche questo sport non è esente da rischi e “senza un approccio giusto e una preparazione atletica” si rischiano infortuni. L’avvertimento arriva dal chirurgo ortopedico ed esperto di chirurgia ricostruttiva e sportiva, Lorenzo Castellani, che individua in “ginocchio e spalla le articolazioni più a rischio”.

Il rischio di sottovalutare l’impegno sportivo richiesto dal padel

“Che sia per semplice divertimento o per seguire la moda del momento sempre più persone si stanno avvicinando al padel. Non tutti sanno però approcciarsi correttamente a questa nuova disciplina e rischiano così di incorrere nell’infortunio facile o di peggiorare una situazione fisica già compromessa”, ha spiegato Castellani, che è anche fautore del progetto Chirugiarticolare. Ad essere più a rischio sono, come in tutte le attività sportive, i principianti, magari anche ingannati dall’apparente semplicità della disciplina e gli over 40. “Il consiglio principale che mi sento di dare – ha spiegato l’esperto – è quello di affrontare questo sport con un approccio atletico evitando di scendere in campo senza una corretta preparazione fisica”. Dunque, esercizi mirati per rinforzare i muscoli e riscaldamento adeguato.

La necessità di attrezzatura e preparazione adeguate

Anche l’attrezzatura “gioca un ruolo importante. Le calzature devono essere adatte al terreno del padel per evitare traumi indiretti al ginocchio”. I principianti, inoltre, “dovrebbero utilizzare una racchetta morbida che permette di attutire l’impatto con la pallina e di controllare più facilmente un gesto meno preciso”. Per il medico, poi, un’altra cosa “molto importante è affidarsi, almeno all’inizio, a un maestro che ci insegni a colpire la palla nella giusta posizione. Una palla colpita nel punto e nel modo corretto ha un impatto che può essere ridotto a 1/4 rispetto a un colpo mal assestato”. In particolare, sono i continui cambi di direzione e i ripetuti impatti della palla a mettere a rischio rispettivamente ginocchia e spalle.

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