Offrì soldi per uccidere Geert Wilders: condannato a 12 anni di carcere un pachistano
Geert Wilders rischiò di essere ucciso per l’incitamento all’odio. Un tribunale olandese ha condannato oggi un ex giocatore di cricket pachistano a 12 anni di carcere per aver istigato il tentato omicidio del parlamentare di estrema destra anti-islamico, una delle figure politiche più note dei Paesi Bassi. Khalid Latif, 37 anni, è stato processato in contumacia per aver offerto 21.000 euro come ricompensa in un video pubblicato nel 2018 su Internet in cui chiedeva l’uccisione del leader del Partito di estrema destra olandese per la Libertà (PVV).
“Il pachistano buttò benzina sul fuoco”
“Non è esagerato pensare che qualcuno nel mondo possa aver prestato attenzione all’appello per uccidere il signor Wilders”, ha detto il giudice Verbeek, secondo il quale i commenti di Latif non solo costituiscono una minaccia per Wilders, ma alimentano anche “il rischio di restrizioni inaccettabili alla libertà di espressione nei Paesi Bassi”. Verbeek ritiene inoltre che Latif abbia “aggiunto benzina sul fuoco” in un momento in cui il deputato olandese era già bersaglio di numerose minacce, e la sua notorietà come giocatore di cricket costituisce una circostanza “aggravante”. All’epoca, Wilders aveva organizzato un concorso di caricatura del profeta Maometto, provocando manifestazioni rabbiose nel mondo musulmano, in particolare in Pakistan.
Chi è Geert Wilders
Sessant’anni, Geert Wilders è il fondatore e il leader del Partito per la Libertà. Nato nel Limburgo da una famiglia cattolica (padre olandese, madre indonesiana), è poi diventato agnostico, ma considera cristiani ed ebrei come amici ed alleati. È stato membro della Tweede Kamer (Camera dei Deputati) dal 1998, prima per il Partito popolare per libertà e democrazia e dal 2006 per il PVV, il Partito per la Libertà, da lui fondato e di cui è il leader politico. Contrario all’islamizzazione, ha cercato di bandire il Corano dai Paesi Bassi giudicandolo in conflitto con le leggi del paese, paragonandolo al Mein Kampf di Hitler. Alcune sue affermazioni hanno dato origine a procedimenti giudiziari. Il 19 febbraio del 2009 gli è stato assegnato il Premio Oriana Fallaci con la seguente motivazione: “per la sua attività politica, per il coraggio e la qualità artistica del film da lui prodotto, FITNA”.