Migranti, Weber da Bruxelles striglia Francia e Germania: “Non lasciamo l’Italia da sola”
“Oggi sul tavolo abbiamo una sfida europea, quella dei flussi migratori dal Nord-Africa. E il mio messaggio principale è ‘non lasciamo l’Italia da sola’. Dobbiamo risolverla insieme e assumerci insieme la responsabilità”. Così da Bruxelles il capogruppo del Ppe a Strasburgo e presidente del partito, Manfred Weber. Che chiede a Parigi e Berlino di aderire e rispettare gli accordi comunitari con la Tunisia, diventati strategici in questa nuova e drammatica emergenza di sbarchi sull’isola di Lampedusa.
Migranti, Weber: non lasciamo sola l’Italia
“Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbero mandare il chiaro segnale che sostengono il memorandum d’intesa firmato in luglio da Unione europea e Tunisia”, dice Weber, “perché si tratta di una sfida europea e non di un problema dell’Italia”. “Ora – spiega il presidente del Partito popolare europeo – la questione chiave è realizzare il memorandum d’intesa Ue-Tunisia. Dobbiamo attuarlo e renderlo reale: è un buon documento, come famiglia dei Popolari siamo impegnati per questo documento e vogliamo renderlo vivo”.
Francia e Germania rispettino il memorandum
“Ma per attuare il memorandum – chiarisce Weber – dobbiamo rispettare i nostri partner tunisini. Non riguarda solo i nostri problemi, ma anche la loro prospettiva. Per esempio, dobbiamo investire molto per garantire la protezione delle frontiere con l’Algeria, al sud della Tunisia, altrimenti la Tunisia ha un problema, che non può risolvere. Dobbiamo trovare una soluzione complessiva, che tutti possano accettare”. Il leader del Ppe sottolinea che la Tunisia è pronta a contribuire, “ma vogliono vedere la volontà anche da parte della Ue”.
Non è un problema italiano ma europeo
Per Weber occorre che tutta l’Unione cammini nella stessa direzione senza egoismi e strategie nazionaliste. “La mia richiesta concreta è che, dopo Giorgia Meloni per il governo italiano, Mark Rutte per quello olandese e Ursula von der Leyen per la Commissione europea, ora anche Olaf Scholz ed Emmanuel Macron devono mandare il chiaro segnale che si attengono all’accordo, che tutta l’Europa si attiene all’accordo. Non è una questione italiana: è una sfida europea quella sul tavolo. E per questo anche gli altri leader devono esprimere sostegno a questo accordo”.