Manovra, la Cisl non segue Landini sul terreno dello scontro preventivo: “Sbagliato lo sciopero adesso”

12 Set 2023 19:43 - di Lisa Turri

La Cisl non segue Maurizio Landini sul terreno dello scontro preventivo con il governo.  “Ci sono sensibilità diverse tra di noi”.  Lo dice il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra rispondendo su Rai Radio 1 a una domanda sullo sciopero del 7 ottobre.  “Noi pensiamo che oggi annunciare uno sciopero generale sia prematuro. Perché rischia di bruciare le relazioni sindacali con il governo in una fase in cui invece abbiamo bisogno di dialogo e di confronto”, prosegue Sbarra.

“Aspettiamo i contenuti della Nota di aggiornamento al Def”, prosegue Sbarra, “e di conoscere i contenuti della manovra e della legge di stabilità. Poi tireremo le somme senza timori o deferenze, mobilitandoci se non troveremo le giuste risposte alle nostre rivendicazioni, e lo faremo senza se e senza ma”.

Sul salario minimo approva la scelta di delegare al Cnel il compito di fare una proposta di sintesi. “Secondo noi il Cnel – dice Sbarra – è il luogo istituzionale, formale più idoneo per individuare le condizioni di un accordo ampio, condiviso, coinvolgendo attivamente le parti sociali. La Cisl ritiene che si debba discutere in questo paese di lavoro povero, di salario dignitoso. Pensiamo che lo strumento è quello di valorizzare le relazioni industriali, la contrattazione collettiva”.

“Noi – ha concluso il segretario della Cisl – non ci uniamo alla schiera dei demolitori del Jobs Act così come non ci unimmo nel 2015 agli apocalittici che gridavano alla fine dei diritti dei lavoratori. Il Jobs Act è stata una riforma non priva di lacune ma nel complesso è stata importante perché ha dato una visione nuova, coerente con le profonde trasformazioni della società”.

“Ci sono cose che ancora oggi possiamo migliorare”, aggiunge Sbarra, ma “demolire tutto significa ritornare al passato. Noi abbiamo invece la responsabilità di migliorare e innovare la legislazione sul lavoro”.

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