Lo sfogo della mamma di Denise: 19 anni di omertà e ingiustizia. Rabbia per gli errori nelle indagini
“Denise, oggi ricorre il 19esimo anniversario del tuo sequestro! 6939 giorni senza di te, senza verità e giustizia. Anni di omertà, ingiustizia e troppa ipocrisia”: è uno sfogo amaro e doloroso quello di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, che a diciannove anni dalla sua scomparsa ricorda la sua bimba, sparita nel nulla il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, mentre si trovava nei pressi della casa della nonna materna.
All’epoca Denise non aveva ancora quattro anni. Le indagini per rintracciarla hanno battuto tutte le possibili piste, ma senza esito.
“Carissima Denise, purtroppo ci avevamo visto lungo – scrive mamma Piera alla figlia che oggi avrebbe 22 anni -, non a caso chiedemmo aiuto circa due mesi dopo il tuo sequestro anche ai vertici dello Stato. Negli anni le nostre paure si sono concretizzate e un paio di anni fa abbiamo avuto anche ulteriori conferme”.
“Adesso, oltre al nostro immane dolore – prosegue Piera Maggio in un messaggio postato sui social che porta la firma anche di Pietro Pulizzi, papà di Denise, del fratello Kevin e della moglie Brigitte – ci rimane l’amarezza e tanta rabbia per gli errori d’indagine commessi irrecuperabili e per tutto quello che si poteva fare e non è stato fatto! Ti cercheremo sempre fino a prova contraria. Speriamo con tutto il cuore che ovunque tu sia almeno stai bene! Noi non molliamo”, promette Piera Maggio.
Nel corso degli anni ci sono state diverse segnalazioni arrivate agli inquirenti da più parti, anche dall’estero. Ma sono risultate tutte senza esito, anche gli esami del Dna non hanno portato a nulla.
Le indagini si sono sempre concentrate sull’ambito familiare allargato anche per il fatto che Denise era nata dalla relazione tra Piera Maggio e Pietro Pulizzi ma, all’anagrafe, risultava figlia legittima di Tony Pipitone, che, all’epoca, era regolarmente sposato con Piera Maggio ed era ignaro di non essere il vero padre della bambina.
La vicenda è stata archiviata il 20 dicembre scorso dal gip di Marsala.