Inflazione, siglato il patto salva-spesa. Meloni: «È il segnale che l’Italia sa tenersi per mano»
È il giorno della firma del patto trimestrale anti-inflazione. Da un lato il governo, dall’altro i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione. Non una cerimonia per photo–opprtunity, ma un impegno comune e concreto a sostegno dei bilanci familiari messi a dura prova dal carovita e dal caro-energia. Scopo del Patto, infatti, è la calmierazione del prezzo dei beni di prima necessità. Un’iniziativa perfettamente coerente con la scelta del governo Meloni di tagliare il cuneo fiscale privilegiando i redditi medio-bassi. Non per caso, nel ricevere a Palazzo Chigi i rappresentanti delle associazioni firmatarie, il premier ha voluto cogliere in questa loro disponibilità a collaborare «il segnale più bello» del Patto.
Il Patto trimestrale firmato da Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione
Vale a dire l’immagine «di una nazione che è ancora in grado di tenersi per mano, è ancora in grado di lavorare per uno stesso obiettivo, è ancora in grado di capire che non c’è provvedimento, non c’è persona, non c’è governo che può davvero risolvere un problema se la nazione non ti dà una mano». Tanto più, ha aggiunto Meloni, se si considera che l’inflazione è un problema che «non dipende dalle nostre responsabilità». Ma è altrettanto vero, ha ricordato, che «non possiamo affrontare da soli» l’impennata dei prezzi al consumo. Per questo ha definito «un passo avanti» il coinvolgimento del «mondo produttivo» nel patto trimestrale sperimentale finalizzato a calmierare i prezzi di largo consumo.
Meloni: «Io ottimista: se funziona, lo prolungheremo»
«Non so voi – ha detto il premier -, ma io sono molto ottimista e se funzionerà bene lavoreremo tutti quanti per prolungare l’iniziativa». La Meloni non ha mancato di sottolineare come il Patto siglato oggi si inserisca nel più vasto ambito di scelte adottate dal governo per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. Un lungo elenco a fronte di «pur limitate risorse». Dai provvedimenti sul caro-energia al taglio del cuneo fiscale, all’aumento dell’assegno unico per le famiglie, al taglio dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia, alla super rivalutazione delle pensioni minime e alla carta “dedicata a te“, ora allargata anche ai carburanti. «Abbiamo cercato di sostenere soprattutto le famiglie di fronte al problema inflazionistico e lo abbiamo fatto – ha detto il premier -. Rivendico – ha concluso – la scelta politica di esserci concentrati sui redditi medio-bassi».