Infermiera uccisa, l’ex compagno marocchino resta in carcere. Gli inquirenti: contro di lui prove schiaccianti

7 Set 2023 18:47 - di Prisca Righetti
infermiera uccisa

Resta in carcere Adil Harrati, il 45enne marocchino fermato con l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione. Un delitto efferato, quello di Rossella Nappini, che registrando l’ultimo, agghiacciante femminicidio, lunedì scorso ha segnato nel sangue il quartiere Trionfale di Roma. Una fine atroce, quella dell’infermiera, uccisa sul pianerottolo da più di venti coltellate all’addome, alcune delle quali l’hanno colpita in punti vitali e non le hanno dato scampo. Un massacro che ha portato l’ex compagno della vittima in cella come principale sospettato, accusato del delitto. Un provvedimento di custodia cautelare che oggi il gip ha confermato.

Infermiera uccisa a Roma, il gip convalida il fermo: Harrati resta in carcere

L’ex compagno della vittima, un 45enne marocchino che dagli accertamenti seguìti al fermo è risultato essere irregolare sul territorio italiano e schedato con precedenti per rapina. Un soggetto che le testimonianze raccolte dagli inquirenti descrivono come un uomo facile all’ira, e che ad oggi è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, continua a non parlare. Anche questa mattina, in cella, assistito dall’avvocato Rosario Cunsolo, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per lui, parlano le accuse. Persino i suoi silenzi. Intanto, gli investigatori al lavoro sul caso, continuano a indagare sul possibile movente, in merito al quale, accantonata la pista passionale, sembrano ora propendere per una motivazione economica.

L’ultimo addio a Rossella, sabato i funerali nella cappella del San Filippo Neri

Le indagini proseguono. L’uomo è accusato di aver ucciso la 52enne, con cui ha avuto una relazione, colpendola con diverse coltellate all’addome. La Procura di Roma gli contesta anche l’aggravante della premeditazione. Nei confronti del 45enne, peraltro, fonti investigative hanno fatto intendere di avere contro l’uomo prove che sarebbero schiaccianti: dai video delle telecamere di videosorveglianza, alle celle telefoniche. Passando per le testimonianze fin qui raccolte. E mentre gli inquirenti continuano a lavoro su rilievi, riscontri e acquisizioni, da un post pubblicato su Facebook dalla sorella della vittima, Monica Nappini, si apprende che sabato sabato9 settembre alle ore 11,30, nella cappella del San Filippo Neri, ci saranno i funerali di Rossella. Un ultimo struggente addio a una donna, una madre, una figlia, una collega, uccisa senza pietà.

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