Il Pd finanzia l’Ong sanzionata, Procaccini: soldi all’Open Arms? Solo per andare contro il governo

6 Set 2023 15:24 - di Martino Della Costa
Pd Ong

«Mentre l’Italia è impegnata nella dura battaglia contro l’immigrazione illegale e i trafficanti di morte, il Pd si schiera dalla parte della illegalità, finanziando apertamente una nave sotto sequestro per aver violato il nuovo decreto varato dal governo e indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». È il riassunto, con inappuntabile commento, che l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, copresidente del gruppo Ecr del Parlamento europeo, fa dell’ultimo salto carpiato del principale partito d’opposizione in merito alla questione della Open Arms, la nave Ong battente bandiera spagnola, multata per aver violato le regole del Viminale sui soccorsi in mare. Sanzionata a norma di legge. E ora, per tutta risposta, sostenuta e finanziata dal Pd.

Dopo la passerella d’agosto sulla Open Arms, il Pd finanzia l’Ong fermata e sanzionata

E così, dopo la passerella sul ponte della Ong con i dem a sfilare a Massa Carrara sulla Open Arms sanzionata. sottoposta a fermo amministrativo e attualmente ferma, attraccata al porto toscano, il partito a guida Schlein mette mano al portafoglio per finanziare l’attività della Ong e sponsorizzare un’immagine di sé sfocata e appannata da liti interne, fronde intestine e un vuoto pneumatico di idee e programmi a lunga scadenza. In particolare, rileva a riguardo tra gli altri il sito de Il Giornale, «a far scattare la raccolta fondi in favore dell’Ong è stato in particolare il Partito Democratico della Toscana, che ha annunciato una propria donazione in segno di solidarietà verso l’associazione spagnola».

Pd e Ong, Procaccini (FdI): su Open Arms il Nazareno si schiera con illegalità

Così Procaccini, sul punto, rileva opportunamente: «È evidente che l’obiettivo del Pd nel finanziare una Ong immigrazionista come Open Arms, battente bandiera spagnola, non è di contribuire a bloccare il traffico illegale di migranti, ma cercare di mettere in difficoltà il governo. Il risultato è legittimare azioni che violano le leggi del nostro Paese, vanificando lo sforzo messo in atto dalle nostre istituzioni. In questa battaglia noi ci schieriamo sempre per la legalità e contro i trafficanti di morte», conclude Procaccini. Aprendo a un implicito interrogativo conseguente: e il Pd invece? Perché se è vero che è legittimo sostenere un’attività umanitaria, è altresì quantomeno – per non dire anomalo – il fatto che il principale partito della sinistra giustifichi la violazione di un decreto legge.

Il solito slancio anti-governativo

Siamo alle solite, insomma: il Pd si schiera con la Ong e prende due piccioni con una fava: rinfocola l’immagine buonista e militante di un partito in cerca di gravità permanente. E in più, dietro il pannicello caldo della linea a favore di un’immigrazione incontrollata, sventola la bandiera dell’accoglienza coatta che alimenta il business di scafisti e non solo. Con l’occasione, poi, rinverdisce di nuova linfa lo smalto del partito d’opposizione che, come può fare l’opposto di quello che il governo sostiene o dispone, lo fa. E poco importa che dietro questa posizione ci siano poche idee e ben confuse, spesso in contrasto con quanto fatto. Rivendicato. O addirittura rinnegato dagli stessi ex colleghi di cordata politica negli anni di governo appena trascorsi. Come ha l’occasione di mettersi contro il governo in carica, il Pd monta in sella: e prova a pedalare.

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