Il Ft attacca la Meloni: “Finita la luna di miele”. Ma si fida di una “fonte” non credibile: un ex Pd

19 Set 2023 9:57 - di Federica Argento
Ft meloni

Una truffa neanche ben ordita. Il Financial Times ha dedicato un articolo poco lusinghiero al governo scrivendo che “La luna di miele è finita”. “La legge di bilancio di Meloni metterà alla prova l’instabile relazione con gli investitori”. A firma Amy Kazmin, il quotidiano lancia segnali nefasti sulla prossima manovra del governo. Parlando di investitori “inquieti”, che stanno “osservando attentamente” le mosse dell’esecutivo. Ebbene, poi vai a leggere lo svolgimento dell’articolo e ti accorgi che le fonti di cotanto velenoso articolo provengono tutte dal Pd.

Ft, le fonti (inattendibili) anti- Meloni sono ex Pd

Ha del grottesco constatare su quali fonti “indipendenti” e disinteressate l’autorevole quotidiano fondi un’analisi tanto negativa, ascoltando le tesi degli oppositori. Giornale e Libero evidenziano la “truffa” cui si presta il foglio londinese. L’editorialista riporta ampi stralci dalle dichiarazioni di Filippo Taddei, oggi capo economista per l’Europa meridionale di Goldman Sachs, ma soprattutto ex responsabile economico del Pd. “Quando in sella ai dem c’era Matteo Renzi, Taddei aveva un ruolo di primissima fila- leggiamo sul quotidiano diretto da Capezzone e Senaldi. Ricordando varie comparsate in tv su La7 a “DiMartedì”. In una di queste memorabili ospitate Taddei definì l’allora giovane leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni «illetterata e analfabeta economica».

Il Ft velenoso si affida a fonti di parte: Taddei insultava Meloni in tv

Passato a Goldman Sachs, Taddei veicola sul Financial Times l’immagine di un Italia allo sbando: “la gente si sta chiedendo dove va il Paese”. «C’è una certa tolleranza per lo slittamento fiscale quest’anno – dice l’ex Pd all’editorialista- . Ma l’anno prossimo sarà una partita diversa. Il governo ha ripetutamente affermato di essere impegnato a far funzionare il fondo di ripresa e i mercati considereranno la decisione sul deficit fiscale come una prova». Una  minaccia bella e buona“ispirata” dal mondo progressista.

Lorenzo Codogno al FT: “Le imprese si rivoltano contro il governo”

Non è finita qui. Le dichiarazioni di Lorenzo Codogno, capo economista al ministero dell’Economia fino al 2015 sono un affondo ultimativo contro il governo italiano: «Non c’è dubbio, la luna di miele è finita- dichiara al Ft- . Le imprese si stanno rivoltando contro il governo. Ci sono forze all’interno della coalizione che non sono realmente in sintonia con i mercati o con gli interessi degli investitori». Anche lui non è una fonte attendibile se solo a inizio giugno, parlando al Festival dell’Economia di Trento, “aveva idee leggermente diverse- analizza il quotidiano di Sallusti- . In un’intervista a Repubblica l’economista della London School of Economics diceva: «L’economia italiana è la più resiliente d’Europa», confrontando la frenata tedesca e il rallentamento cinese. Come si possa essere così ambigui non si sa. Oppure lo si evince fin troppo bene. E’ bastato “urtare” l’alta finanza, con la tassa sugli extraprofitti delle banche, per dipingere l’Italia e la sua premier come non credibili e “pericolosi”. Oltre all’irrefrenabile impulso della sinistra di parlare male del proprio Paese di fronte ad osservatori stranieri.

 

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